Open Arms, la Cassazione assolve definitivamente Salvini dal reato di sequestro di persona

L’assoluzione di Matteo Salvini per la vicenda Open Arms è ormai definitiva. La quinta sezione della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso per saltum presentato dalla Procura di Palermo contro la sentenza di primo grado.

Open Arms, la Cassazione assolve definitivamente Salvini dal reato di sequestro di persona
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17 Dicembre 2025 - 19.44


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L’assoluzione di Matteo Salvini per la vicenda Open Arms è ormai definitiva. La quinta sezione della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso per saltum presentato dalla Procura di Palermo contro la sentenza di primo grado, che aveva già escluso la responsabilità del vicepremier per i reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. A commento della decisione, Salvini ha scritto su X: “Difendere i confini non è reato”, pubblicando una sua foto con la scritta “Assolto”.

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Alla notizia ha fatto seguito la reazione della presidente del Consiglio. Giorgia Meloni, intervenendo al Senato in sede di replica dopo la discussione generale sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo, ha aperto il suo intervento con un esplicito sostegno al leader della Lega: “Un applauso per l’assoluzione del vicepremier Matteo Salvini dall’accusa infondata di sequestro di persona e dalla definitiva affermazione del principio che un ministro dell’Interno che difende i confini italiani sta facendo il suo lavoro e niente di più. Esprimiamo la nostra solidarietà e gioia al vicepremier”.

Soddisfazione anche da parte della difesa. L’avvocata Giulia Bongiorno, che ha assistito Salvini nel procedimento, ha sottolineato come l’esito finale confermi le tesi sostenute fin dall’inizio: “Il termine soddisfazione esprime quello che sento in questo momento. Si tratta di un processo che non doveva nemmeno iniziare e questa soluzione di carattere definitivo evidenzia quello che ho sostenuto in aula: era totalmente fuori dal mondo il ricorso della procura, ma ciò che ci interessa è la correttezza dell’operato di Salvini”. Bongiorno ha poi aggiunto: “Tutto questo è la conferma del fatto che è partito un processo che veramente non doveva nascere e ciò è stato confermato anche come dalle conclusioni della procura generale”.

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Sul piano internazionale è arrivata la solidarietà del primo ministro ungherese Viktor Orbán, che ha commentato la decisione con un messaggio sui social: “”Assolto: la giustizia ha prevalso! Il mio caro amico patriota Matteo Salvini è stato oggetto di una caccia alle streghe politica per cinque anni, sotto processo per aver bloccato uno sbarco illegale in Italia. Cinque lunghi anni di procedimenti giudiziari hanno dimostrato una cosa: difendere i confini del proprio Paese Non è un reato!”.

Di segno opposto la reazione di Open Arms. Il fondatore dell’organizzazione, Oscar Camps, ha espresso un giudizio duramente critico sulla decisione della Cassazione: “Non è una decisione tecnica, è una decisione politica. Neanche oggi si è fatta giustizia, ma si è costruita una impunità”. Secondo Camps, “Dire che non c’è reato quando un ministro blocca per giorni persone salvate in mare – aggiunge – significa legittimare l’uso della sofferenza umana come strumento politico. Quello che è successo oggi è preoccupante per lo stato di diritto. Questo precedente non solo cancella il passato, ma autorizza anche il futuro. Autorizza altri governi a chiudere i porti, a trattenere le persone sulle navi. Noi continueremo in mare, loro continueranno nei palazzi: la Storia giudicherà chi sta dal lato giusto”.

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