Manovra, attesa per il Consiglio dei ministri
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Manovra, attesa per il Consiglio dei ministri

Napolitano: "L'Ue ci chiede il rispetto dei conti". I tagli più delicati rinviati a dopo le prossime elezioni politiche. Bersani: "Una farsa".

I tagli pi
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30 Giugno 2011 - 08.04


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di Franco Pennello

Appuntamento alle 15 in Consiglio dei ministri, per la manovra Tremonti. Le bozze si succedono una dopo l’altra e ancora non sono stati definiti tutti i contorni.
Prima della riunione a Palazzo Chigi, è fissato un incontro con gli amministratori delle Regioni, che avanzeranno le loro richieste al governo e al ministro dell’Economia.
Fanno discutere le ultime misure emerse ieri dal brogliaccio del ministero, come la tassa sui Suv e sulle auto oltre i 170 cavalli.

L’intervento di ieri di Napolitano

Prende forma la manovra che sarà presentata oggi in Consiglio dei ministri. E, alla vigilia, arriva anche un inatteso supporto di Napolitano: Il presidente della Repubblica afferma che “le misure per il 2013-2014 ce le chiede la Ue”.
Il presidente, che oggi compie 86 anni, è in visita ufficiale a Oxford e dall’Inghilterra ha manifestato la sua sorpresa per quella che ha definito “la sorpresa dei giornali per il fatto che ci sarà una proiezione distinta sui conti pubblici italiani per il 2013-2014”.
C’è stato, ha ricordato il presidente della Repubblica, il 7 giugno scorso “un documento molto puntuale della Commissione Europea. Esso dice che lo sforzo fatto dall’Italia rende credibile la vigilanza sui contipubblici fino al 2012, ma occorrono misure addizionali per il2013-2014”.
Napolitano ha poi invitato a tenere conto di questa “raccomandazione”.
Sulla manovra che sarà presentata domani al Consiglio dei ministri, Napolitano è stato prudente e non è entrato nel meritoi: “Si vedrà se sarà un provvedimento che entra già abbastanza nel merito del da farsi per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013-2014, o meno”.

Una manovra da 47 miliardi: il punto fino a ieri

Ieri, al termine del vertice ad alta tensione a Palazzo Grazioli, è emerso che l’entità complessiva del provvedimento preparato da Tremonti sarà di circa 47 miliardi (e non 43 come anticipato in precedenza). Dalle bozze di Tremonti oggi è uscita anche un superbollo sui Suv e sulle auto che superano i 170 cavalli (tranne le piccole, ci sono tutte le altre).
Più nel dettaglio: due miliardi nel 2011; 5 per l’anno prossimo; e la maggior parte focalizzata sul biennio 2013-2014 (20 nel 2013 e altri 20 nel 2014).
Nell’immediato, dunque, relativamente “poca cosa”. I problemi, quelli veri, sono rinviati al governo che arriverà dopo le elezioni politiche.
Per quanto riguarda le tasse nessun taglio, ma una rimodulazione: ha spiegato il ministro degli Esteri Franco Frattini al termine dell’incontro.

Le misure una per una

Diverse le misure: dal ticket a 10 euro per le prestazioni specialistiche al blocco degli stipendi per gli statali (qui nel dettaglio).

Bersani: “Una farsa”, Bossi: “Vedremo”

Un’operazione bollata da Bersani come “una farsa”; un giudizio “così così” per Bossi. Mentre Tremonti, che ha smentito l’intenzione di abbandonare il governo, l’ha definita “una manovra seria e responsabile che sarà oggetto di un dibattito molto serio e responsabile”. “Sarà una manovra – ha aggiunto – nell’interesse dell’Italia e degli italiani”.
Non è da mezzi termini la reazione del leader del Pd Bersani. “Siamo alla farsa drammatica”: dice commentando il grosso della manovra sul biennio 2013-2014. Che definisce: “Una presa in giro colossale per l’Italia”.
Per il segretario del Pd si tratta di esporre l’Italia “a un messaggio privo di ogni credibilità”.
“Voglio ricordare – aggiunge – che all’impegno con l’Europa per il pareggio di bilancio sono arrivati loro in seguito a una totale assenza di stimoli alla crescita e di riforme. E quindi impostando un pareggio di bilancio fatto solo di tagli…
Adesso evidentemente si spaventano di quello che loro stesso hanno costruito e buttano l’amaro calice su un miracoloso 2013-2014 che dovrebbe risolvere tutto”.

Bossi: “Andata così così”

Non è entusiasta neanche Bossi. Che al termine del vertice di palazzo Grazioli alla domanda dei giornalisti “Come è andata”?, ha risposto con un eloquente gesto della mano, come a dire “così così”.
L’avvertimento del leader della Lega era d’altronde chiaro: il governo resta a rischio fino a quando non passa la manovra.

Berlusconi soddisfatto

La maggioranza si dice ricompatta nel vertice allargato sulla manovra a palazzo Grazioli. “Tremonti – ha detto Frattini – ha recepito la richiesta di collegialità e sono soddisfatto”.
Così come il presidente del Consiglio. “Sono soddisfatto del clima che ho trovato qui oggi, ed ora è importante trasmettere questa stessa coesione e unità anche all’esterno per dimostrare che questo governo è davvero forte”. Questo il ragionamento conclusivo che Silvio Berlusconi, secondo diversi presenti, ha svolto al termine del vertice di maggioranza su manovra e riforma fiscale, dicendosi anche convinto che anche nei prossimi giorni si dimostrerà la stessa compattezza.

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