L'Europa parla ormai di rischio Grecia e Italia

Siparietto Merkel e Sarkozy in conferenza stampa. Il premier italiano li ha rassicurati? I due leader sorridono. Poi arrivano le bacchettate. Si riparla di pensioni

L'Europa parla ormai di rischio Grecia e Italia
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24 Ottobre 2011 - 09.03


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di Angelo Angeli

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Quel sorriso malizioso. Non sono belle immagini, per l’Italia, quelle viste ieri durante la conferenza stampa della cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy a conclusione del summit europeo per fronteggiare la crisi. Alla domanda di una giornalista in sala, se ci possa fidare dell’Italia e se il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi abbia rassicurato in merito alle riforme, i due si sono infatti guardati sorridendo, la sala è scoppiata a ridere e loro – ammiccando – non hanno potuto nascondere un largo sorriso. La risposta, alla fine, è stata seria. Ma nessuno dei due leader ha mai citato Berlusconi nel rispondere, limitandosi a riconoscere invece fiducia “all’insieme delle istituzioni italiane”.

Le istituzioni italiane. “Siamo insieme in questo incontro – dice Sarkozy, che ha risposto per primo – noi abbiamo fiducia nella responsabilità dell’insieme delle autorità italiane, politiche, finanziarie ed economiche”. Poi prende la parola la cancelliera: “Abbiamo detto chiaramente che l’Italia è un grande e importante partner della zona euro, e tutto deve essere fatto in questo Paese per essere all’altezza delle responsabilità che gli competono”. “Spero che le misure necessarie siano prese – ha poi aggiunto la Merkel – perché la fiducia non si basa solo sulla costruzione di riforme, ma ha bisogno di prospettive chiare”. “L’Italia – ha concluso – è una grande forza economica ma ha un debito pubblico molto elevato che bisognerà ridurre”.

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Ultimatum mercoledì. Dare rassicurazioni ai mercati e agli Stati membri “entro mercoledì”: questo il lavoro che “faremo insieme all’Italia”, ha poi detto il presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy nella conferenza stampa conclusiva del vertice Ue. “All’Italia chiediamo uno sforzo che sembra pronta a compiere”, ha aggiunto. “Provvedimenti sia sul fronte del debito che su quello della crescita”. “Scadenze precise sulle riforme del mercato del mercato lavoro, delle imprese pubbliche, della giustizia, sulle privatizzazioni e la lotta alla frode fiscale”, ha spiegato Van Rompuy riferendo dell’incontro di stamattina con Berlusconi.

Berlusconi e le pensioni. “In Ue si è parlato di un’eguale età pensionabile per tutti” a 67 anni: “lo farò presente alla Lega anche perché siamo l’unico paese ad avere anche le pensioni di anzianità”. “Bossi – ha continuato Berlusconi – ha a cuore i pensionati. Ma questo non collide. Gliene parlerò”. Parlando della contrarietà del Carroccio a modifiche del sistema pensionistico il Cavaliere ha aggiunto: “L’intervento a cui pensiamo non va contro i pensionati perché non saranno toccate le pensioni di nessuno. Bisogna però tener presente – aggiunge il Cavaliere – che la vita media in Italia è intorno agli 80 anni e per i giovani diventa difficile mantenere persone che vanno in pensione a 58 anni ma che poi vivono fino agli 80. È un carico ingiusto”.

La colpa fu… “Ho ribadito – ha continuato Berlusconi, aprendo un altro capitolo – che il nostro obiettivo è arrivare al pareggio di bilancio nel 2013 ma si potrebbe ridurre il debito forse già prima ponendo sul mercato gli immobili del patrimonio pubblico”. “Abbiamo una opposizione antitaliana che per fare la guerra al governo diffonde pessimismo e disfattismo. Queste cose vengono riprese dai giornali di sinistra che vengono copiati all’estero e quindi si diffonde un’immagine negativa dell’Italia che non è reale”: così ha concluso la sua difficile, giornata a Bruxelles Berlusconi. Ora la partita torna in casa. Tra oggi e domani, comunque entro mercoledì, il Consiglio dei ministri, già convocato per oggi, dovrà prendere decisioni convincenti.

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