Chi è più di sinistra, Monti o Landini?

Gli antagonisti a tutti i costi, da Di Pietro a Landini, sanno dire solo no per ottenere consensi. Le critiche populiste contro la politica di responsabilità del Pd.

Chi è più di sinistra, Monti o Landini?
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14 Giugno 2012 - 19.10


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Da una parte Di Vittorio, Lama, Berlinguer, e dall’altra Rosselli, Nenni, Pertini. Erano tutti di sinistra, senza dubbio. Sinistre diverse, non c’è dubbio. Cosa le rendeva tutte “sinistre”? La certezza che bisognava essere saldi nei principi, irremovibili o forse anche radicali nel non cedere mai sulle questioni di fondo, ma anche consapevoli che proprio per difendere “gli interessi dei lavoratori” occorreva, occorre sempre, responsabilità. Proprio quello che gli ululanti antagonisti di tutti i tipi oggi dimostrano di aver messo nel cassetto, interessati solo a soffiare sul fuoco del malessere per strumentalizzarlo.

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Il grande atto di responsabilità che il Pd ha fatto e di cui poco gli si rende merito da mesi è stato quello di aver detto di sì al governo Monti per salvare gli stipendi di milioni di lavoratori. Facendo finta che questo scenario non esistesse, i vari antagonisti, da Landini a tutti gli altri che riempiono le cronache di queste ore, da Di Pietro a chi vogliate voi, hanno invece preferito urlare: no alla riforma delle pensioni, no a questo, no a quello! Ecco come si possono definire: populisti irresponsabili, interessati solo a lucrare consenso.

In queste ore in cui si va a pagare all’Imu bisogna avere il coraggio di definirle questa tassa per quel che è: un prelievo forzoso. Senza dubbio. Un prelievo forzoso che non grava sui poteri irresponsabili di questi tempi, tipo le banche, perché altrimenti loro avrebbero fatto cadere il governo. Che gli frega a “loro” se fallisce lo Stato. Non gli frega niente, loro hanno i soldi e alle brutte, se falliscono, falliscono perdendo i soldi nostri.

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Denunciare anche la loro irresponsabilità è giusto, giustissimo, doveroso. Ma forse non lo sapevamo? Forse non sapevamo che razza di sistema bancario e finanziario abbiamo? Certo che lo sappiamo! Ma salvare gli stipendi degli operai, dei lavoratori, salvare le pensioni è compito delle forze responsabili, quindi anche e soprattutto di sinistra. Chi si attarda ad abbaiare contro la luna, a criticare lo sforzo di un governo che in modo macchinoso e approssimativo sta consentendo ai lavoratori italiani di seguitare a percepire i loro stipendi si comporta da destra irresponsabile.

Poi arrivano certi furboni di destra che approfittano dello schermo delle idiozie, cioè la tv, per dire, “ma quale Imu, vendiamo i beni i pubblici e consentiamo al Paese di crescere senza troppe tasse.” Certo, tanto la svendita dei gioielli di famiglia dello Stato fa comodo a loro, sono loro che si comprerebbero a quattro soldi quel che ne vale mille. E poi? Dopo che si sono comprati pure il Colosseo, noi cosa faremo? Vendere qualcosa ci sta, non entusiasma certo perché nessuno di è salvato dalla bancarotta gonfiando la pancia degli sciacalli del Banco dei pegni. Ma avere l’ardire di andare in tv a spacciare il proprio tornaconto per una ricetta mircolistica fa ricordare quel medico che curava il tumore con l’aspirina. E ci diventava pure ricco e famoso.

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