Se fosse vero sarebbe una mossa politica tipica di Berlusconi: candidare come suo successore un Bondi meno Bondi, con il Dna del Pd, rottamatore e certamente non di sinistra: Matteo Renzi. Una rivelazione di un giornale ben informato spiega che il regista della manovrà è Silvio, che si pregia dell’aiuto di Dell’Utri e Verdini (oltre che dal suo nuovo guru Volpe Pasini). Renzi appena l’ha saputo ha esclamato: che schifo. Ben consapevole della polpetta avvelenata che gli stanno propinando. E i colonnelli di Silvio si sono innervositi, visto che già adesso contano come il due di picche, figuriamoci con un delfino come Renzi alla Corte di Arcore…
Il progetto sarebbe: via il Pdl e quasi tutti i suoi dirigenti, si propone di fondare una Lista Civica nazionale che dovrà allearsi con il sindaco di Firenze, destinato a Palazzo Chigi. Obiettivo: salvare Silvio dai giudici e (se possibile) farlo eleggere Presidente della Repubblica. Come dire, un passaggio da niente visti i tempi.
Otto pagine dattiloscritte più la copertina, titolo La Rosa Tricolore, sottotitolo: Un Progetto per vincere le elezioni politiche 2013. La rosa tricolore? Una via di mezzo tra la Fiamma tricolore e la Rosa nel pugno. Con renzi a fare da testimonial.
La Russa la prende così: “E’ vero, abbiamo chiesto a Renzi di candidarsi ma se lui non ci dovesse stare lo chiederemmo a Di Pietro. Se anche Di Pietro ci dovesse dire di no si potrebbe pensare a Tex Willer oppure a Corto Maltese. Naturalmente il ballottaggio sarà possibile on line oppure tramite un tagliando inserito nei fumetti”. Paolo Bonaiuti: una bufala.
Ma dietro a ogni notizia si cela un perché. Già, perché e per chi questo scoop?
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