Merkel e il ritorno di Berlusconi: preoccupata? Sono democratica

La Cancelliera, incontrando la stampa estera, elude così la domanda sul possibile ritorno del Cavaliere. E bacchetta Draghi: la Bce non si avventuri nella politica fiscale.

Merkel e il ritorno di Berlusconi: preoccupata? Sono democratica
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17 Settembre 2012 - 15.30


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Siamo sicuri che, da quando a Palazzo Chigi c’è Mario Monti, Angela Merkel si senta più a suo agio negli incontri internazionali, ma la Cancelliera sa anche essere molto diplomatica. Alla domanda «È preoccupata del possibile ritorno di Silvio Berlusconi?», ha infatti riposto: «Io sono una politica democratica. E mi concentro sulla Germania e sui fatti concreti». «Io rispetto i risultati elettorali di ogni paese. Vorrei concentrarmi sulle domande che rientrano nel mio campo d’influenza».

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La Cancelliera tedesco nell’incontro con la stampa estera a Berlisno, a proposito della crisi, ha detto che serve un «maggiore coordinamento» e «legittimazione democratica» nell’Ue e il coinvolgimento anche dei parlamenti per «fare di più nell’eurozona per rafforzarci» dal punto di vista politico. Occorre, ha aggiunto, «far sì che il controllo democratico ci sia attraverso il Bundestag, altrimenti nulla è legittimato». Secondo il cancelliere tedesco la crisi va risolta «passo dopo passo».

Poi una stoccata a Draghi. La Bce «non dovrebbe avventurarsi nel regno della politica fiscale». A proposito dell’opposizione del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, al programma di acquisto di titoli di Stato varato da Francoforte (il cosiddetto ‘piano anti-spread’), Merkel ha affermato in conferenza stampa che «Weidmann si preoccupa perché venga assicurata una soluzione sostenibile alla crisi» e che ha comunque il pieno diritto di «esprimere in pubblico la sua opinione».

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