Aiuto! Arriva il libro di Vespa
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Aiuto! Arriva il libro di Vespa

Vespa non punta solo a promuovere la sua tradizionale strenna di Natale, un incubo peggiore delle cene con tutti i parenti: vorrebbe interpretare l’evoluzione della politica.

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3 Novembre 2012 - 19.40


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di Maurizio Ambrogi

Col freddo, il vento e le mareggiate, l’autunno ci porta immancabilmente la pioggia di anticipazioni del libro di Bruno Vespa, in imminente uscita. Nei prossimi giorni seguiranno a cadere sulle agenzie, di solito al mattino, straordinarie rivelazioni e sapidi scenari, seguiti nel pomeriggio da risolute smentite. Utili, le une quanto le altre, a riempire le pagine dei giornali.
Perché Vespa non punta solo a promuovere la sua tradizionale strenna di Natale (che da tempo ha scalzato i diari di Andreotti fra gli incubi di chiunque scarti un sospetto pacchetto natalizio): lui vorrebbe interpretare e, di più, contribuire a guidare l’evoluzione della politica italiana.

Dal salotto di Porta a Porta, alla più meditata forma letteraria in brossura. E in tempi di crisi dei partiti, si capisce che l’ambizione ha qualche fondamento. Salvo che i protagonisti del teatrino ormai, a causa della suddetta crisi e proprio per gli effetti della stessa, sono sempre meno affidabili: e anche il giornalista più navigato rischia grosso.

In una settimana Vespa ha già accumulato due infortuni, e un terzo è in agguato. Vespa ha cercato di dipingere un Berlusconi accomodante e pentito, dopo gli eccessi di Villa Gernetto: non attaccherò Monti, avrebbe confidato il Cavaliere all’attento cronista, salvo poi smentire piccato: non ho cambiato idea, è lui che ha cambiato le carte in tavola.

Stessa storia con Montezemolo, che rivela per il libro e per la storia: scendo in campo, ora o mai più. Salvo precisare, ai primi lanci di agenzia: mai più, mai cambiato idea, e rigettando così nell’incertezza un intero paese che da mesi si chiede: che farà Montezemolo?

Stessa domanda si potrebbe fare a Casini, che a Vespa rivela di puntare ad una aggregazione con Alfano e Montezemolo (purché non ci sia Berlusconi), e oggi a Repubblica conferma di guardare invece ad una alleanza col Pd, almeno in futuro. Dove sta la verità? Qui è inutile attendere smentite, perché con i centristi la verità è una, nessuna e centomila.

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