Montezemolo: in campo per la terza Repubblica
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Montezemolo: in campo per la terza Repubblica

Montezemolo apre la convention del manifesto sottoscritto con Riccardi e Bonanni. "Dobbiamo aprire la strada verso la terza Repubblica".

Montezemolo: in campo per la terza Repubblica
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17 Novembre 2012 - 16.31


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“Siamo qui perché vogliamo che inizi finalmente un capitolo nuovo della nostra vita civile e democratica, che metta al centro questa Italia, l’Italia che rema”. Parola di Luca Cordero di Montezemolo, che apre la convention del manifesto sottoscritto con Riccardi e Bonanni e di fatto scende in campo. “Dobbiamo aprire la strada verso la terza Repubblica”.

Lancia una sorta di manifesto programmatico:
“L’unica patrimoniale che dobbiamo introdurre è quella sullo Stato” ha detto Montezemolo aprendo la convention ed aggiungendo “non èsolo una misura giusta nei confronti degli italiani ai quali si chiedono rinunce senza fine ma serve a aumentare concorrenza e liberare energie per la crescita”.

Una frecciata contro il governo Berlusconi:
“Mai più accetteremo di vedere l’Italia derisa e disonorata. Mai più proveremo l’umiliazione di essere commissariati o di essere l’anello debole in Europa e nel mondo e mai più quindi firmeremo deleghe in bianco alla classe politica”.

“Chi occulta il proprio reddito ed evade è un ladro, esattamente come chi sperpera i soldi pubblici. Il fisco è dove più chiaramente emerge la patologia del rapporto tra Stato e cittadini”. Per questo chiede l’istituzione di un”agenzia delle uscite, per pretendere trasparenza sulle spese della pubblica amministrazione”. La prossima legislatura dovrà essere costituente e dovrà affrontare “il dimezzamento del numero dei parlamentari, i ripensamento delle autonomie locali, la legge elettorale ed una stringente regolamentazione del conflitto di interesse”. E’ necessario “far funzionare l’Italia. Debito, spesa pubblica, evasione, tasse, crescita, sono problemi risolvibili”.

“Dopo le elezioni politiche dovremo contribuire in maniera determinante alla nascita di un governo costituente di ricostruzione nazionale. Un esecutivo di ampio respiro, credibile e competente che inizi il percorso fondativo della terza Repubblica. Lo dice Luca Cordero di Montezemolo. “Non chiediamo al premier di prendere oggi la leadership di questo movimento politico. Ciò pregiudicherebbe il suo lavoro e davvero non ce lo possiamo permettere. Ci proponiamo di dare fondamento democratico ed elettorale al discorso iniziato dal suo governo perché possa proseguire”.

“Dobbiamo riportare al voto e all’impegno politico milioni di italiani, ricostruendo il patrimonio di speranza e fiducia della nazione” ha detto Montezemolo aggiungendo “noi crediamo che non esista alcuna seria alternativa alla creazione di un ampio fronte di forze civiche, economiche, associative e politiche per la ricostruzione della nazione”. “La leadership di questo movimento è rappresentata da tutti noi. Da coloro che ne fanno parte oggi e da coloro che arriveranno domani. Da una classe dirigente ampia, credibile e proveniente da esperienze diverse. Questa dimensione di squadra è l’unica che ho praticato nella mia vita professionale e che riconosco come vincente”.

“Non ho preteso alcun ruolo per impegnarmi in questo progetto. Se avessimo incominciato a dividerci su chi deve essere il leader, invece di costruire contenuti, programmi e classe dirigente, che discontinuità avremmo marcato nei confronti dei vecchi partiti?”, conclude Montezemolo.

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