Come volevasi dimostrare la decisione del Comitato elettorale del Pd di fare una deroga per il ballottaggio alle primarie del centrosinistra, sta causando un caos infinito che potrebbe trasformarsi in un uragano in grado di guastare il clima sereno che – in qualche modo – aveva regnato finora, facendo incassare al Pd tanti complimenti da tutti.
Il presidente del Comitato, Luigi Berlinguer, ha convocato una conferenza stampa in cui non ha risparmiato parole durissime contro i renziani: “C’è un’informazione non giusta, che inganna gli
elettori e gli fa pensare che basti iscriversi per votare – ha
detto – Questo turba la regolarità serena della consultazione. Non vogliamo elezioni che corrano rischi di
inquinamento e disinformazioni”.
Berlinguer se l’è presa con la decisione dei renziani di acquistare due pagine di pubblicità sui quotidiani, in cui dicono che chiunque può iscriversi e votare al ballottaggio. Tanto per far capire quanto i renziani scommettano su questa deroga. D’altronde già ieri, subito dopo l’annuncio del Comitato, sulla pagina Facebook pro Renzi era apparso il modulo per potersi in scrivere con su scritto “per ragioni indipendenti alla mia volontà” a giustificare la mancata votazione al primo turno. “Ai comitati stanno arrivando iscrizioni seriali, e questo non va bene – ha spiegato Berlinguer – noi abbiamo bisogno di una giustificazione che possa essere valutata”.
La “linea” della maggioranza del Pd (cioè quella che sta con il segretario) era già stata esplicitata ieri dalla sua portavoce Alessandra Moretti: “Potranno votare solo persone che non si sono iscritte entro il 22 novembre per casi eccezionali, tipo essersi rotto contemporaneamente braccia e gambe”. Ma questa storia della “giustificazione” è stata presa in giro da subito dai renziani, e anche oggi durante la video intervista di Renzi su Repubblica.it, il sindaco di Firenze ha detto: “Margherita Hack ha detto che vuole votare al secondo turno (per lui, ndr) ma le si può chiedere una giustificazione?”.
Certo, verrebbe da dire, perché le regole valgono per tutti, anche per i “venerabili anziani”, e Renzi lo va dicendo tutti i giorni. Solo che stavolta per i renziani la partita è troppo ghiotta, e la strategia è tentare di fare delle primarie dentro al centrosinistra una votazione aperta a tutto il paese, compresa la destra. I bersaniani, da parte loro, si sono fatti mettere nell’angolo. Pensavano di poter gestire il processo perché controllano i Comitati, e la “linea” è quella di “fare melina”, cioè non accettare la maggior parte delle richieste se non a condizioni molto rigide. Ma la cosa si mette male, perché la “ri-apertura” ha risvegliato anche chi, a sinistra, non aveva partecipato perché non vota Pd. Ma adesso generosamente si metterebbe in fila per aiutare Bersani contro Renzi. Quindi i Comitati provinciali rischiano di essere travolti da una valanga di richieste. Lo scontro di preannuncia triste y final.
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