Il giorno dopo il “grande nervosismo” dovuto alle paginate di pubblicità acquistate dai renziani che hanno anche messo on line un sito per invitare la gente a votare in massa al ballottaggio di domenica, sia Renzi che Bersani cercano di stemperare i toni. Le primarie del centrosinistra sono state un successo troppo grande per buttarlo via all’ultimo minuto.
Renzi: “Non faccio la politica dei colpi bassi”: Renzi parlando a Napoli, il sindaco di Firenze ha detto: “Non faccio la politica dei colpi bassi, Hanno fatto di tutto per avvelenare i pozzi nell’ultima settimana. Noi dobbiamo riportare i nostri a votare e farlo in una cornice complessa. Chiedo un’attenzione particolare ai seggi. Al primo turno in alcuni seggi non avevamo rappresentanti di lista e abbiamo perso il controllo sul territorio e preso meno voti”. E ha aggiunto: “La chiave di tutto è il sorriso, chiedo ai bersaniani di ritirare i ricorsi alla Commissione di garanzia”. Renzi resta convinto che fosse giusto allargare la platea del ballottaggio: “Non chiederemo il voto a quelli a cui lo andremo a chiedere in Primavera”. Comunque, ha sottolineato: “Faccio un appello, non roviniamo tutto gli ultimi tre giorni. Noi non la butteremo in caciara”.
Bersani: “Rispettare le regole”. “Non stanno volando gli stracci, non esageriamo”, ha abbassato i toni anche il segretario Pierluigi Bersani. “Io credo semplicemente che le regole vadano rispettate, le abbiamo decise, dobbiamo continuare su quella strada. Anche perché chi si candida a governare deve dare l’esempio”, ha sottolineato.
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