Roma, lotta all'ultima tessera (comprata) del Pd
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Roma, lotta all'ultima tessera (comprata) del Pd

Anche nella Capitale il congresso dei democratici è pieno di stranezze e trucchi: dai riciclati ai numeri gonfiati fino alle botte tra iscritti.

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4 Novembre 2013 - 18.17


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In tutta Italia è guerra aperta sui tesseramenti del Partito Democratico in vista del Congresso. A Roma la situazione ha ormai raggiunto una gravità che non si può più ignorare. C’è chi gonfia i numeri, c’è chi insulta e chi fa addirittura a botte fuori dai circoli di quartiere. Ormai il Congresso sembra più una guerra tra bande che una riunione democratica degli esponenti del partito. Oltre a nuovi tesseramenti sospetti (si parla di 5mila nuovi iscritti in dieci giorni) ci sono, a Roma come in altre città della Penisola, anche i circoli “fantasma”, attivi solo quando c’è da raccogliere voti.

Il caso più eclatante è accaduto nel Circolo Vigne Nuove, nella periferia nord-est della Capitale, dove un dirigente locale, Claudio Ricozzi (presidente del Pd del III Municipio e sostenitore di Lionello Cosentino) ha aggredito Riccardo Corbucci, presidente del Consiglio Municipale e sostenitore di Tommaso Giuntella. Il congresso è stato sospeso dopo l’intervento della polizia e l’arrivo di due ambulanze. Corbucci è finito in ospedale per trauma cranico, con 5 giorni di prognosi. Testimoni hanno riferito che hanno discusso ad altissima voce.

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Si è già votato in oltre metà dei circoli, e per ora Cosentino è avanti con il 41 per cento, mentre Giuntella al 36. Salvo sorprese, sarà decisiva l’assemblea del 9 novembre.

Botte e insulti sono volati anche nel Circolo di Cinecittà, dove il congresso non è stato celebrato e rinviato al 5 novembre. Insulti e offese omofobe e sessiste anche a Caslbertone: alcuni sostenitori di Cosentino, attraverso un noto social network, si sono distinti per un vasto repertorio di offese nei confronti di militanti iscritti e di una giovane candidata alla segreteria del circolo, rei di sostenere Giuntella. Le tensioni non sono mancante neanche a Portonaccio.

La guerra dei tesserati non si combate solo a suon di sberle e insulti, ma anche a chi porta più acqua nel suo mulino, o, in questo caso, più tessere nel proprio circolo. E qui di casi ce ne sono tanti. Il circolo della zona Aurelio-Cavalleggeri è passato da una media di 140 iscritti negli ultimi 3 anni ad oltre 400 in 3 giorni, il che è pressoché impossibile. Come il Circolo di Centocelle, dove il numero degli iscritti è raddoppiato in due giorni. Stessa situazione a Monteverde Vecchio.

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Problemi anche in un altro circolo di importante in città, quello centrale di Trastevere, dove sono volati stracci soprattutto tra i renziani. La lista in sostegno del sindaco di Firenze è stata depennata dopo che un ex-Idv è arrivato al circolo insieme a più di 50 militanti. La lista è stata “rottamata” mettendo l’ex-Idv come capolista. In pratica hanno rottamato i “rottamatori” della prima ora.

Il Pd romano accusa tutti, senza guardare in faccia nessuno. La deputata Bonaccorsi, vicina a Matteo Renzi, ha fatto notare che “in 7 circoli Cosentino ha preso il 100 per cento” e gli altri candidati sono rimasti a bocca asciutta. L’ex capogruppo in Comune replica: “Si è svolto tutto secondo le regole”.

Tra proteste e accuse incrociate tra correnti, c’è chi invoca l’intervento della segreteria nazionale di via del Nazareno.

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