Renzi annuncia: “E’ la prima volta da 20 anni che D’Alema perde un congresso” commenta da Fabio Fazio. Festeggia il successo nel partito, rassicura Letta: “Ci sono momenti in cui bisogna fare un passo indietro – ha detto – mi piacerebbe giocarmi la partita per il Paese. Ma ora c’e’ un governo in carica e credo che sarebbe ingiusto da parte mia mettere la mia ambizione personale prima di quella del Paese”. Se invece andrà al partito, la sua promessa è quella di “cambiare davvero le cose”, di portare a termine quello che è il suo programma: abolizione delle province, legge elettorale, via il Senato, che va trasformato in Camera delle autonomie. E poi il lavoro, “abbiamo un sistema allucinante con migliaia di norme, dobbiamo ridurle a 60, cambiare la formazione professionale. Il problema dell’occupazione è drammatico”.
Renzi punta l’indice sul ministro Cancellieri, invitando il partito a prendere una decisione: per lui, lo ribadisce, il Guardasigilli si deve dimettere. Deve fare un passo indietro prima che si discuta in Aula la mozione di sfiducia. Insomma cresce nel Pd un orientamente che vede in bilico il ministro Cancellieri. Lo stesso Stefano Fassina, commentando Civati che vuole spingere il Pd a presentare una sua mozione di sfiducia, ha ammesso che il rapporto di fiducia con la Cancellieri si è crinato.
Intanto, dopo le polemiche, la Procura di Torino potrebbe inviare in Parlamento le carte sulla vicenda Cancellieri-Ligresti.
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