Berlusconi insiste: golpe contro di me
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Berlusconi insiste: golpe contro di me

Intervistato da Radio1 il Cavaliere replica al no di Napolitano sulla grazia: sono vittima di una sentenza politico-criminale.

Berlusconi insiste: golpe contro di me
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25 Novembre 2013 - 13.59


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Dopo il “no” alla grazia arrivato dal Colle ieri in serata, Silvio Berlusconi non dmorde e insiste: “Non vedo come si possa chiamare in modo diverso se non colpo di Stato”. Intervistato su Radio Uno Rai il Cavaliere ha risposto indirettamente a Giorgio Napolitano ribadendo la valutazione fatta sabato 23 sul voto sulla sua decadenza previsto al Senato per mercoledì 27.

Un colpo di Stato “che parte da una sentenza politica criminale per eliminare il leader del centrodestra e spianare la strada alla sinistra”, ha ribadito l’ex premier. L’ex presidente del Consiglio continua infatti a professare la sua innocenza.

E sulla vicenda Mediaset ha annunciato la presentazione di nuove carte per la revisione del processo. “È una vicenda che ha altri protagonisti che sono indicati in modo chiaro”, ha sottolineato aggiungendo che ci sono fatti e testimoni che non sono stati ascoltati dai giudici.

“Le novità importanti per quanto riguarda il processo Mediaset sono che in Usa il fisco americano sta per procedere con una causa verso Frank Agrama e altre persone ritenute responsabili di evasione fiscale importante, e da queste situazioni emergono testimonianze di importanti dirigenti del gruppo Agrama che dimostrano come la vicenda che vede il gruppo Agrama protagonista sia una vicenda da cui Silvio Berlusconi è assolutamente, completamente estraneo, altri sono i protagonisti e sono dichiarati in modo chiaro, senza possibilità che si possa interporre alcun dubbio”, ha detto Berlusconi ai microfoni di “Prima di tutto” su Radio1.

Continua l’ex premier: “Ho convocato per le 15.30 una conferenza stampa a Forza Italia in cui darò notizia di queste carte probabilmente ne leggerò anche una parte, e darò la notizia che noi intendiamo presentare quanto prima una domanda di revisione del processo alla Corte competente, la Corte d’appello di Brescia, fidando sul fatto che questa domanda possa essere assolutamente accolta, per la chiarezza di queste notizie, che oltretutto sono anche confermate da molti testimoni che i giudici di primo e secondo grado non hanno voluto nemmeno ascoltare. Abbiamo le deposizioni di tutti questi inascoltati testimoni – ha concluso Berlusconi – che fanno riferimento alla realtà, una realtà che mi vede completamento estraneo, che esclude assolutamente ogni mia partecipazione a qualsiasi fatto illegittimo”.

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