Alba dorata: Gruber e Mentana, i giornalisti corrotti del Bilderberg
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Alba dorata: Gruber e Mentana, i giornalisti corrotti del Bilderberg

Nel blog dei simpatizzanti italiani dei nazisti greci un post delirante accompagnato da una foto con i volti dei «colpevoli».

Alba dorata: Gruber e Mentana, i giornalisti corrotti del Bilderberg
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23 Dicembre 2013 - 18.05


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Quello che pubblichiamo è il brano di un post comparso in un sito di simpatizzanti italiani di Alba Dorata, in cui tutta l’origine della crisi viene ricondotta unicamente al club Bilderberg. Ossia, come ridurre in caricatura e in chiave ultra-complottista quello che, se esaminato seriamente, potrebbe essere oggetto di acute analisi, ossia il ruolo di gruppi sovranazionali nella globalizzazione selvaggia e nella crisi dello stato-nazione.

Quello che circola in Italia – complice la Rete – sono solo analisi, paranaziste e mondialiste, utilizzate non per dare un contributo verso un rafforzamento dei sitemi democratici, ma, al contrario, per legittimare strette autoritarie che si fondano sulla xenofobia, il razzismo e il fascismo, mascherate dal fuorviante uso della parola “popolo”.

Ecco il post integrale:

In quale girone dell’inferno dantesco andranno a finire queste anime prave? Guardate, sinceramente, penso che per questa feccia italiana sia addirittura troppo lusinghiero andare ad occupare un posto nella magnificenza dell’opera letteraria per antonomasia.

Ipocriti, falsari, traditori e violenti. I politici: non dicono la verità ai cittadini italiani e, nonostante il loro dovere di uomini politici sarebbe quello di rappresentare e servire il popolo, lo ingannano. Banchieri: creano e sperperano il denaro per dominare e controllare. Imprenditori violenti: Finmeccanica, Fiat, Pirelli, Olivetti, Ferruzzi, Alenia, Selex, Fincantieri, Confindustria. Sono tra i primi dieci nella scala mondiale di produttori d’armi! E poi si comportano da puritani, protetti dal Vaticano, che poi non è nient’altro che la patria dei più falsi di tutti, i preti, salvo qualche eccezione.

Ricordate che il Gruppo Bilderberg non è la riunione più importante dei potenti ma è dove i “ranghi” più bassi (capi azienda, politici nazionali ed internazionali di turno, giornalisti corrotti) ricevono istruzioni dai padroni della finanza mondiale: cosa fare, che politiche attuare, cosa far credere alla gente e così via. Ne discutono un poco e ne aggiustano i dettagli, ma il loro potere decisionale è quasi nullo rispetto a quello dei loro capi.

Vi ricordo i punti fondamentali che contraddistinguono gli obiettivi a lungo termine del Bilderberg. Vi aiuterà a capire il perché di tanta segretezza e di tante bugie da parte di banchieri, imprenditori, politici e giornalisti corrotti.

1. Un’identità internazionale: distruggere l’identità nazionale ed il concetto di Stato-Nazione, cioè depauperare la sovranità di ogni singolo Stato (come sta accadendo sotto i nostri occhi in Europa, ad esempio ndr), per creare un’unica “grande impresa”, un unico governo mondiale fondato sul denaro ed il mantenimento di uno status di “padrone-schiavi”

2. Un controllo centralizzato della popolazione

3. Una società a crescita zero

4. Uno stato di disequilibrio perpetuo

5. Un controllo centralizzato dell’educazione: qui rientra non solo la rilettura della storia da parte dei diretti interessati ma anche la fondamentale funzione di lavatrice del cervello svolta dalla televisione, dai giornali e da tutti i mezzi di comunicazione principali (un mezzo di comunicazione principale è una tv, un giornale, una radio a grande diffusione. Questa diffusione è ottenuta solo dai mezzi di comunicazione i cui direttori/presidenti decidono di non pubblicare notizie scomode ai potenti. Internet è, attualmente, un’eccezione, comunque è controllato anch’esso… qualcosa ce lo lasciano scrivere per darci una sorta di valvola di sfogo).

6. Un controllo centralizzato di tutte le politiche nazionali ed internazionali

7. La concessione di un maggior potere alle Nazioni Unite

8. Un blocco commerciale occidentale

9. L’espansione della Nato e la creazione di un unico esercito in modo tale che la catena di comando risponda solo ad una cerchia ristrettissima di persone

10. Un sistema giuridico unico

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