Cuperlo si dimette ma dice no alla scissione: è il nostro partito
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Cuperlo si dimette ma dice no alla scissione: è il nostro partito

L'ormai ex presidente del Pd non vuole alimentare polemiche: abbiamo bisogno di unità. M5s: la sua decisione non ci stupisce.

Cuperlo si dimette ma dice no alla scissione: è il nostro partito
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21 Gennaio 2014 - 21.11


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È possibile una scissione nel Pd? «No, questo è il nostro partito, lo è stato, lo è e lo sara», ha detto Gianni Cuperlo, intervistato da Ballarò. «Non voglio essere polemico, abbiamo bisogno dell’unità ma dell’unità nella chiarezza delle posizioni. C’è una differenza tra dirigere e comandare: i veri leader dirigono, non comandano».

«Nell’ambito della replica del segretario – ha aggiunto Cuperlo – c’è stato un attacco, una critica molto personale». «Di fronte a questo modo di discutere io prendo atto, però ho segnalato il problema, che non è una battuta singola o un’offesa gratuita, ma una preoccupazione che io mi sento di esprimere per il bene che voglio al mio partito, che resta e sarà sempre il mio partito, è una concezione della direzione politica che io non trovo convincente».

«E mettiamo un punto – ha sottolineato – prima che questo meccanismo diventi la prassi, perchè non fa bene a nessuno. Non fa bene ai militanti, agli iscritti del Pd, non fa bene alla minoranza del Pd, ma non fa bene neppure alla maggioranza del Pd e me lo lasci dire non fa bene neppure al segretario Matteo Renzi».

Santangelo (M5s): le dimissioni non mi stupiscono – «Non mi stupisco delle dimissioni di Cuperlo perché è evidente che il Pd sia diviso da tempo. E soprattutto dopo ‘l’invito’ a Berlusconi per la legge elettorale. Renzi sta rottamando sé stesso ed il suo partito». Così Maurizio Santangelo, capogruppo del M5s al Senato.

Rezni: il nuovo presidente non sarà renziano – Il nuovo presidente? «Deciderà l’assemblea del Pd. A me piacerebbe che non fosse uno dei miei, del mio giro ristretto». Così Matteo Renzi a “Porta a Porta”, commentando le dimissioni di Gianni Cuperlo da presidente del Pd. «La discussione” sul rimpasto “è durata da 17 ai 18 nanosecondi. Ad Enrico ho detto: ‘per me fai te. Se vuoi chiedere una mano, te la diamo ma non da me. Non avrai mai da me la richiesta di uno sgabello, di uno strapuntino. L’idea che si fa politica per trattare le poltrone non esiste». Ha affermato Renzi.

Renzi, Bersani è uno tosto – E poi il sindaco di Firenze ha mandato un messaggio a Bersani: «Bersani è uno tosto, oggi è tornato a casa dall’ospedale e la dimostrazione d’affetto ricevuta è la prova di quanto può essere bella la politica».

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