Matteo Salvini cerca di portare verso il Carroccio un po’ di elettrici. Almeno ci prova. Come? Il segretario federale della Lega Nord si è tolto la famosa felpa con la scritta ‘Milano’, ‘Lombardia’ (o ‘Emilia’ ai tempi delle regionali), e si è fatto ritrarre a petto nudo, con la sola cravatta color verde Lega, sdraiato tra i cuscini e le lenzuola bianche di un letto.
Il 41enne europarlamentare milanese è apparso sulla copertina del settimanale ‘Oggi’. Renzi “in tv è più bravo di me, ha dietro spin doctor, io no”, ha detto, “ed è più vanitoso: io sono ‘trasanda’”.
Corteggiatrici? “Solo su Facebook. I messaggi fanno piacere, ma non rispondo”. E a proposito di amori: “Sono un orso, non ho slanci tipo andare a Parigi con l’anello. Non è il mio lato migliore. Da ragazzo ho fatto lunghi viaggi in macchina per fare una sorpresa, ma nel 90 per cento dei casi rimediavo un due di picche”.
Michele Sorice, docente di Democrazia deliberativa e nuove tecnologie e di Sociologia della comunicazione al Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss dove dirige il ‘Centre for Media and Communication Studie’, pensando all’immagine del leader del Carroccio, ha ricordato l’immagine del Senatur del 1994: Umberto Bossi su una spiaggia della Sardegna fotografato con la canottiera bianca.
“La spettacolarizzazione in politica è sempre stato un modo per creare attenzione. Salvini a torso nudo mi ricorda un po’ l’immagine di Bossi in canotta anche se il primo è figlio di un’epoca diversa. Bossi faceva riferimento al mondo popolare, contadino, e cercava di sottrarre voti alla sinistra tradizionale. Salvini cerca di sottrarli alla destra e agli elettori più vicini a Renzi. Può creare audience, simpatia, ma che nella pratica un’immagine di questo tipo possa tradursi in consenso elettorale è da vedere”.
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