Jobs act: il governo chiede la fiducia, la polizia carica i manifestanti

Poletti non si guarda indietro. Fiducia deve essere e fiducia sarà per il Jobs act. Manifestazioni e botte. Il Palazzo ormai si difende così.

Jobs act: il governo chiede la fiducia, la polizia carica i manifestanti
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3 Dicembre 2014 - 15.32


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Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha posto la questione di fiducia al Senato sulla delega al governo per il Jobs Act, che oggi sarà licenziato in via definitiva. Il ministro ha infatti dichiarato: “Possiamo discutere sui numeri, ma siamo di fronte a un dato di fatto: c’è una pesantissima crisi, una situazione di stallo nel nostro Paese, una caduta degli investimenti e dei consumi interni e dell’occupazione”. La seduta è stata quindi sospesa in attesa che la riunione dei capigruppo decida l’orario del voto.

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Durante la replica del governo, Poletti ha sottolineato che “il testo sul lavoro è stato significativamente cambiato e significativamente migliorato”, riconoscendo “il lavoro del parlamento che il governo accoglie positivamente”. Il ministro ha quindi ringraziato il Parlamento e ha precisato che “il lavoro è una delle questioni essenziali” su cui agire.

Intanto i Cobas, sindacati di base, studenti, precari e attivisti dei centri sociali sono scesi in piazza a Roma contro le politiche dell’Unione europea e per manifestare contro la riforma del mercato del lavoro. Il corteo si è mosso da piazza del Colosseo ad è arrivato a Sant’Andrea Della Valle,creando disagi al traffico. In testa al corteo un grosso striscione “Stop Jobs Act! Per salario minimo europeo e reddito di base, no Sblocca Italia – no Piano scuola”.

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