E se Sergio Cofferati uscito da una porta rientrasse da un portone? In queste ore comincia a circolare con insistenza una certa idea che stuzzica la sinistra del Pd, Sel e forse M5s: votare l’ex segretario della Cgil ed ex sindaco di Bologna come presidente della Repubblica.
“Credo che la rottura che si è determinata in Liguria abbia un valore nazionale, perché Cofferati è una bandiera per la sinistra, un autentico riformista che oggi svela la natura del Pd di Renzi e cioè un partito che governa con un pezzo del blocco berlusconiano e con politiche di destra, a cominciare dallo smantellamento dei diritti del lavoro”. Così ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, in un’intervista al Gr1 sull’addio ai Dem di Sergio Cofferati.
Giuseppe Civati ha invece sostenuto che sarebbe bene dare un segno con dimissioni in massa dal Pd. E Stefano Fassina? La vicenda Cofferati e quella del decreto fiscale “certamente non aiutano a costruire un clima positivo” per il voto sul Colle. Così a Rainews24. “Il modo sbrigativo, offensivo per la dignità di Cofferati con cui la sua scelta è stata trattata, pesa notevolmente sul Quirinale”, ha concluso.
Insomma, voci di corridoio pensano che si potrebbe andare a formare una forza di sinistra a sostegno della candidatura del Cinese. Chissà se come esempio di bandiera in vista del futuro.
Certo è che bisognerà essere pronti a tutto. “Spero che non ci sia bisogno dell’ elmetto, ma, comunque, siamo pronti per ogni evenienza”. Lo ha dichiarato la presidente della Camera Laura Boldrini a Rainews24 in merito all’elezione del prossimo presidente della Repubblica.
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