Incassata la terza fiducia, lunedì il voto finale

Archiviata anche la terza fiducia. Sel e Fi pensano a un referendum. La diretta dalla Camera.

Incassata la terza fiducia, lunedì il voto finale
Preroll AMP

Desk2 Modifica articolo

30 Aprile 2015 - 12.28


ATF AMP

Terza votazione.Via libera della Camera alla terza fiducia posta dal governo sull’Italicum. I sì sono stati 342, i no 15, un astenuto. Assenti le opposizioni.

Top Right AMP

Le opposizioni puntano a portare la battaglia contro l’Italicum fuori dall’aula parlamentare. E così M5s, in primis, ma anche Sel e Forza Italia chiamano in causa la possibilità di ricorrere al referendum abrogativo.

Sel. La prima tappa “è lunedì quando proveremo a far saltare la legge secondo un percorso trasparente dentro questa aula”. Qualora la legge dovesse passare dopo questa “prova di forza così inedita e significativa” per Arturo Scotto, capogruppo di Sel alla Camera, dovranno “essere messe in campo tutte le iniziative possibili per via parlamentare o coinvolgendo cittadini”, ha detto Scotto rispondendo in merito all’eventualità del referendum abrogativo”.

Dynamic 1 AMP

Fi. “Fi vuole riformare e non calpestare le Istituzioni. Per questo forse l’unica strada da percorrere oggi è rivolgersi al corpo elettorale.
Se democrazia immediata e diretta deve essere, che lo sia davvero. Rivolgo un appello a chi non condivide questa legge: sediamoci e immaginiamo di promuovere un referendum, diamo la parola ai cittadini, chiediamogli cosa pensano dell’Italicum e se lo vogliono abrogare”.
E’ quando dichiara Mara Carfagna, portavoce di Fi alla Camera.

Seconda votazione. Il premier Matteo Renzi e il governo hanno superato anche il secondo ostacolo sulla strada che porta all’approvazione dell’Italicum: questa mattina l’aula della Camera ha dato la seconda fiducia, posta sull’articolo 2 della riforma elettorale. Il risultato è di 350 sì, 193 no e un astenuto. Dopo l’illustrazione degli emendamenti e le dichiarazioni di voto sull’articolo 4, l’aula di Montecitorio sarà chiamata a votare la terza fiducia e ultima posta dal governo sulla legge elettorale. In tutto hanno votato 16 deputati in meno rispetto al voto di ieri quando il doverno ha incassato [url”la prima fiducia sull’Italicum”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=72886&typeb=0&Italicum-prima-fiducia-38-Pd-non-la-votano[/url].

Dynamic 1 AMP


Restano 38 i dissidenti Pd.
Alla seconda fiducia ha retto anche il numero dei dissidenti del Pd: 38 parlamentari hanno votato contro la legge elettorale. Dai tabulati risultano non partecipanti al voto due deputati in più: Fragomeli e Sgambato ma, fonti Pd, hanno spiegato che la non partecipazione al voto non è dovuta a scelte politiche.

Voto finale il 4 maggio.
Il voto finale sull’Italicum sarà lunedì 4 maggio 2015 in serata: è quanto si apprende da fonti parlamentari di maggioranza. Dopo la seconda fiducia, i lavori oggi saranno sospesi per riprendere lunedì mattina, con 11 ore di dibattito. La seduta comincerà alle 12.

M5s: Italicum, pronti per il referendum abrogativo. “La battaglia contro l’Italicum continuerà anche dopo la sua approvazione”. Lo ha dichiarato Danilo Toninelli del Movimento 5 Stelle: “Stiamo pensando a un referendum abrogativo totale dell’Italicum. Ovviamente – ha aggiutno – non vogliamo farlo da soli e potrebbe interessare tutte le forze politiche e della società civile che contestano questo tentativo di accentramento del potere di Renzi”.

Dynamic 1 AMP

Guerini (Pd): strappo contenuto, minoranza non ponga veti. Sullo strappo interno al Pd, ha minimizzato il vice segretario del partito. “C’è stato uno strappo più contenuto di quello che si poteva pensare prima del voto” e soprattutto, ha dichiarato Lorenzo Guerini, “non penso che vi siano volontà di rotture insanabili nel partito o di uscite, scelte di questo tipo andrebbero in direzione opposta a quello che è l’interesse del Pd”. “Sono soprattutto interessato e preoccupato per l’effetto verso i nostri militanti ed elettori – ha spiegato -.
Lavoreremo nei prossimi giorni per recuperare la compattezza. Ce lo chiedono gli elettori e militanti. Il tema è come si sta insieme. Se le scelte approvate a larghissima maggioranza non vengono prese in considerazione è un problema”. In conclusione dell’intervista ha aggiunto: “Non c’è il diritto di una esigua minoranza di porre dei veti”.

Angelino Alfano: fiducia legittima, rivedere il Senato. “Riguardo le polemiche sulla fiducia – ha dichiarato Angelino Alfano – quello che penso è che chi vuole utilizzare il voto segreto, magari per far cadere il governo o per metterlo in difficoltà, non si deve poi meravigliare che il governo usi la fiducia, perchè la fiducia è la risposta all’uso e l’abuso del voto segreto”. “Ora – ha aggiunto il ministro – si apre una fase nuova, quindi noi chiediamo al governo e alla maggioranza di modificare la riforma costituzionale, quella del Senato, e abbiamo una proposta che ha portato avanti il nostro senatore Quagliariello, che secondo noi potrebbe dare ai cittadini una possibilità maggiore di esprimersi in riferimento al Senato”.


Seduta per la seconda fiducia: aula vuota.
Al via, nell’Aula della Camera, le dichiarazioni di voto sulla seconda fiducia posta dal governo sull’Italicum. L’emiciclo di Montecitorio è vuoto: all’inizio dei lavori i deputati presenti sono meno di una decina. La prima chiama, secondo le previsioni, dovrebbe iniziare dopo le 10.30.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version