Scuola, i sindacati: blocco degli scrutini
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Scuola, i sindacati: blocco degli scrutini

Le parti sociali sono insoddisfatte dell'esito dell'incontro avuto oggi con il Governo. Annunciano quindi nuove iniziative di mobilitazione.

Scuola, i sindacati: blocco degli scrutini
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12 Maggio 2015 - 20.57


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Nuova giornata calda sul fronte scuola: per le classi seconde delle scuole superiori torna l’annuale appuntamento con il test Invalsi, che gli studenti hanno boicottato; c’è poi lo sciopero dei Cobas che da sempre osteggiano “la scuola-quiz”; e a palazzo Chigi il governo incontra i leader di Cgil, Cisl e Uil. Per l’Esecutivo, oltre al ministro Giannini i ministri Boschi, Madia, Delrio e il sottosegretario De Vincenti. Domani il governo incontrerà anche le associazioni degli studenti e dei genitori. La settimana scorsa incontrando una delegazione del Pd i sindacati avevano sollecitato un confronto con l’esecutivo con il ddl Buonascuola che ha avuto l’ok dalla commissione Cultura della Camera e sta per approdare in Aula.


Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda, Snals e anche Cobas – sono insoddisfatti dell’esito dell’incontro avuto oggi con il Governo. Annunciano quindi nuove iniziative di mobilitazione anche durante il periodo degli scrutini.



Il ministro Giannini. “Restano divergenze forti ma c’è la volontà di dialogo”. Così il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha commentato l’incontro conclusosi a Palazzo Chigi tra il governo e i sindacati. Il ministro ha annunciato che è stato concordato un incontro al ministero con i sindacati della scuola spiegando che le audizioni al Senato saranno un’altra occasione per ascoltare le parti sociali e migliorare ulteriormente il provvedimento.

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Camusso. “Il governo può decidere con quali modalità e con quali caratteristiche” applicare la sentenza della Consulta sull’indicizzazione delle Pensioni “ma penso dovrebbe farlo confrontandosi anche con le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni che non siano, come quelle prese in passato, bocciate dalla Consulta”. Così il segretario generale della Cgil uscendo dall’incontro a P.Chigi sul Ddl scuola. “Il governo – ha detto – ha accusato il colpo della manifestazione del 5 maggio, che ha determinato l’incontro di stasera” coi sindacati. All’incontro “non si può dare un giudizio positivo: non è stata data nessuna risposta alle criticità che abbiamo proposto. Il governo ha detto di aver preso buona nota, anche se siamo ben lontani dal cambiamento profondo dell’impianto” del ddl. “Il mondo della scuola continua a essere mobilitato, sono molte le iniziative. Visto il giudizio non positivo dell’incontro di oggi valuteremo quali altre mettere in campo. E’ chiaro a tutti che il ddl così come è anche rispetto alle poche modifiche apportate è un modello non condiviso nella scuola. Continueremo perciò a batterci per cambiarlo”. Poi ancora: “Rispetto ad altre occasioni”, in cui ci siamo incontrati con il governo, “abbiamo un ulteriore appuntamento delle categorie assieme al ministro per discutere il ddl, con il governo dopo le audizioni. Si commenta da solo il fatto che il governo faccia il confronto dopo l’audizione parlamentare”.

Barbagallo. “E’ ancora come se avessimo la pistola puntata alla tempia”. Ha usato questa immagine il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, per commentare l’esito del confronto tra il governo e i sindacati sul ddl scuola. “Valuteremo con i sindacati di categoria eventuali iniziative di mobilitazione”. “Non ci sono risposte soddisfacenti”, ha concluso Barbagallo, aggiungendo di aver “strappato un ulteriore incontro con il ministro”.

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Cobas. “Vogliono andare avanti come un treno”, hanno mostrato “un’arroganza sbalorditiva”. E’ decisamente negativo il commento del leader dei Coabs, Piero Bernocchi, dopo l’incontro con il governo. “Proporremo agli altri sindacati di scegliere insieme una data, una domenica, già il 7 giugno potrebbe andar bene, per difendere tutti insieme la scuola come bene comune”.



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