Pensioni, Renzi: correggiamo gli errori di altri
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Pensioni, Renzi: correggiamo gli errori di altri

Da giugno i pagamenti arriveranno al primo del mese e Dal 2016 180 euro l'anno a chi ne prende 1.700.

Pensioni, Renzi: correggiamo gli errori di altri
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18 Maggio 2015 - 16.05


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Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge sulle pensioni. Ad annunciarlo è stato il premier Matteo Renzi dicendo che con questo decreto sulla sentenza della Coste costituzionale dal primo agosto il bonus andrà a “poco meno di 4mln di pensionati, 3,7mln” e spiegando anche che da giugno tutte le pensioni saranno pagate al primo del mese.

E’ “il colmo” ed è “ridicolo” oggi essere criticati sulle pensioni “da quelli che hanno voluto e votato” il provvedimento del governo Monti sull’indicizzazione: “Noi stiamo rimediando ai danni fatti da costoro”, ha detto il presidente del Consiglio aggiungendo che “se si dovesse semplicemente azzerare la norma dovremo trovare 18mld di euro e dovremmo togliere denari ad altri, dagli asili alle infrastrutture”.

Ai pensionati, nel decreto varato dal Cdm come risposta alla sentenza della Consulta sull’indicizzazione, andrà il “tesoretto” di 2mld 180mln di euro. Renzi ha quindi sottolineato che è stato fatto un intervento per la “riqualificazione del montante contributivo”. Con il decreto i pensionati interessati, “dal 1 agosto se tu prendi 1700 euro lordi avrai 750 euro, se prendi 2300euro avrai 450 euro, se prendi 2700 avrai 278 euro. E’ una tantum”, ha spiegato Renzi sottolineando che poi, “a regime a chi prende 1700 euro andranno 180 euro l’anno, 99 euro a chi prende 2200 euro e 60 euro a chi prende 2700”.

Nel decreto sulle pensioni c’è un articolo “il cui effetto non sarà colto da cittadini perché non vedranno differenze”, ma grazie al quale “potremo evitare la rivalutazione montante contributivo. Stante la crisi economica cioè le pensioni avrebbero dovute essere abbassate, visto il coefficiente negativo di crescita, ma con questo intervento non c’è alcun decremento. Le pensioni non si toccano e nessuno perde un solo centesimo”.

Le “pensioni non si toccano, nessuno perde un solo centesimo nonostante la crisi”, ha spiegato ancora Renzi aggiungendo che “nonostante la crisi economica le pensioni avrebbero dovuto essere abbassate per coefficiente legato al pil, paradossalmente ridursi di qualche euro invece con questo intervento non decrementiamo le pensioni”. Mentre i “650mila pensionati sopra i 3mila 200euro non riceveranno alcunché” nell’ambito del ‘bonus Poletti’.

Padoan, l’aumento diventa permanente – A commentare il decreto legge è stato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il quale al termine del Cdm ha assicurato che l’aumento di reddito tramite pensione diventa permanente. Padoan ha anche spiegato che dal 2016 ci sarà “l’introduzione di un meccanismo di indicizzazione più generoso di quello utilizzato negli anni precedenti”.

La risposta del governo alla sentenza della Consulta evita che scatti una procedura di infrazione per deficit eccessivo. Padoan ha ricordato che “dover fronteggiare le conseguenze complete implicite alla sentenza avrebbe portato l’indebitamento al 3,6%” in rapporto con il Pil.

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