“Sono davvero troppi in Europa i segnali di disgregazione; non da ultimo il referendum britannico, lo spettro dell’ uscita di Londra. E se si leva un vento di disgregazione, non lo ferma nessuno”.
Romano Prodi ha espresso le sue preoccupazioni. “E’ un lunedì nero per l’ Europa”, dice: “Mi riferisco alla Grecia, e non solo. In Spagna crollano i partiti. Francia e Inghilterra si sono chiamate fuori dall’ accordo sugli immigrati. Ma la notizia peggiore è il voto polacco”, dove ha vinto “una linea portatrice di tensioni, perchè fortemente antieuropea. Antitedesca. E antirussa”. A proposito di Russia e del suo giudizio definito troppo morbido verso Putin, Prodi rileva che “puoi essere duro se ti conviene, o morbido se ti conviene; non puoi fare il duro se te ne vengono solo danni. Isolare la Russia è un danno”. “I greci – ha aggiunto – hanno mostrato una sbruffoneria che ha mal disposto i negoziatori”, e il ministro tedesco “Schaeuble non lo puoi prendere in giro. Purtroppo lui può prendere in giro te, perchè è forte. Ma sentire i soliti pregiudizi sulla pigrizia mediterranea è un altro segno di disgregazione”.
Renzi come si sta muovendo? “Di richiami alla solidarietà europea ne ha fatti, ma – risponde l’ ex premier – non si vede una politica alternativa a quella di Berlino. Eravamo un’ Unione di minoranze; ora siamo un’ Europa a una dimensione, quella tedesca. Ho sperato a lungo che Francia, Spagna e Italia trovassero una linea comune. Non ci sono riusciti”.
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