Da un esame delle cifre contenute nel nuovo Documento programmatico pluriennale della Difesa (Dpp 2015-2017), di cui il [url”fattoquotidiano.it”]http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/26/spese-militari-crescono-nonostante-gli-annunci-13-miliardi-in-armi-in-3-anni/1716312/[/url] ha ottenuto una copia in anteprima risulta che le forze armate italiane, solo i Carabinieri sono esclusi, ci costeranno anche quest’anno 17 miliardi di euro, la stessa cifra spesa nel 2014. Dove sarebbero i tagli allora? Solo propaganda. Infatti per rinnovare l’arsenale nazionale, il governo Renzi programma di spendere almeno 13 miliardi in tre anni.
Vediamo ora le varie voci di spesa.
La principale è quella per il personale della Difesa: 10 miliardi sono impiegati in stipendi e pensioni per i 174.500 uomini e le donne di Esercito, Marina e Aeronautica. 1,3 miliardi vengono spesi per la manutenzione di mezzi, armi, caserme e basi: pochi rispetto a quelli necessari. Come si legge nel Dpp è “finanziato in maniera pressoché esclusiva con le risorse provenienti dai provvedimenti governativi di sostegno delle missioni internazionali”, ossia i 900 milioni di euro del ‘Fondo Missioni’ del Ministero dell’Economia e della Finanze.
Nel 2015 il Mise ha sovvenzionato l’acquisto di armamenti con ben 2,5 miliardi di euro: quasi mezzo miliardo in più del 2014. La Pinotti taglia ma poi i soldi vengono presi dal ministero dell’Economia. Solo gli F35, infatti rientrano nel budget della Difesa, i programmi militari più costosi risultano come di consueto finanziati dal Mise, come elenca il fattoquotidiano.it: integralmente per le fregate classe Fremm (513 milioni), il programma ForzaNEC per la digitalizzazione delle forze armate (235 milioni), la nuova flotta da guerra della Marina (176 milioni), gli elicotteri Hh101 (170 milioni) e i caccia da addestramento M346 (138 milioni); quasi integralmente per i cacciabombardieri Eurofighter (768 milioni su 781), i carri armati ruotati Freccia (317 milioni su 335), gli elicotteri Nh90 (77 milioni su 265) e l’ammodernamento dei cacciabombardieri Tornado (80 milioni su 88).
Impressionano quindi i 13 miliardi di euro in tre anni. Ed è una previsione per difetto. Per gli F35 è stato deciso di non indicare alcuna previsione di spesa per i prossimi due anni, sui quali è però difficile ipotizzare poste finanziarie invariate dato che Renzi e la Pinotti sono intenzionati a seguire l’originario programma incrementale d’acquisto che prevede altri 3 aerei per quest’anno (583 milioni), 4 nel 2016 (736 milioni secondo il Dpp dell’anno scorso) e 5 nel 2016 (a occhio altri 900 milioni).