Il Pd in vantaggio nelle grandi città
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Il Pd in vantaggio nelle grandi città

Ieri, 31 maggio 2015, si è votato anche per il rinnovo di 700 consigli comunali, tra questi, 17 sono capoluoghi di provincia.

Il Pd in vantaggio nelle grandi città
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1 Giugno 2015 - 21.34


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Ieri, 31 maggio 2015, si è votato anche per il rinnovo di 700 consigli comunali, tra questi, 17 sono capoluoghi di provincia. Là dove si dovevano scegliere i nuovi governi regionali, lo spoglio delle schede per le comunali comincerà nel pomeriggio. Dove si votava solo per i comuni, lo spoglio è già iniziato alla chiusura delle urne e sono già arrivati i primi risultati definitvi. A Lecco, Rovate e Bollate, il centrosinistra è avanti ma dovrà comunque andare al ballotaggio non avendo, in nessuno dei casi, superato la soglia del 50+1%.

Al secondo turno, che si terrà il 14 giugno, vanno Chieti, dove la sfida sarà tra il sindaco uscente Umberto Di Primio (centrodestra) e Luigi Febo (centrosinistra); Lecco (il sindaco uscente Virginio Brivio del centrosinistra se la vedrà con Alberto Negrini del centrodestra); Nuoro (l’uscente di centrosinistra Alessandro Bianchi si scontrerà con Andrea Soddu). E poi ancora, in Calabria, è sicuro il ballottaggio a Castrovillari, Gioia Tauro. In Emilia-Romagna a Faenza, nel Lazio ad Albano Laziale e Colleferro. Al secondo turno andranno anche diversi Comuni lombardi tra cui Bollate, Cologno Monzese, Saronno, Segrate, Vigevano, Voghera, Porto Torres.

In Veneto l’ex magistrato e senatore Felice Casson (Pd), in lizza per il centrosinistra, sfida al ballottaggio l’imprenditore Giuseppe Brugnaro, candidato per le forze moderate. Per Casson si è trattato di un vero e proprio test. Dopo l’arresto di Giorgio Orsoni per lo scandalo Mose e il commissariamento del prefetto durato un anno.

In Piemonte Venaria Reale e Valenza vanno al ballottaggio. Nella città della Reggia la sfida è tra il centrosinistra di Ippolito e lo sfidante Falcone (M5s). A Valenza centrosinistra avanti. Bassa l’affluenza.

In Emilia-Romagna, a Faenza, per la prima volta in provincia di Ravenna un leghista va al ballottaggio. Il sindaco uscente del Pd, Giovanni Malpezzi, non è riuscito ad essere eletto al primo turno. Il candidato si è fermato al 45,01%. Malpezzi è sostenuto, oltre che dal suo partito, dall’Idv e da due liste civiche. Il sindaco al ballottaggio, il 14 giugno, se la dovrà vedere con Gabriele Padovani, sostenuto dalla Lega Nord e dalla lista civica Padovani sindaco, che ha ottenuto il 20,34% dei consensi.

In Basilicata probabile ballottaggio a Matera tra Adduce del centrosinistra e De Ruggeri delle Liste civiche del centrodestra. Anche se lo scrutinio si sia concluso solo in poco più della metà delle sezioni (34 su 62), pare ormai certo che ci sarà bisogno del ballottaggio tra il sindaco uscente Salvatore Adduce (Pd), che si attesta intorno al 40,7%, e Raffaele De Ruggieri (alla guida di una coalizione di liste civiche), al 35,4%. In Abruzzo, a Chieti, si dovranno sfidare di nuovo Di Primo del centrodestra e Febro del centrosinistra.

In Sardegna il 14 giugno a Nuoro sarà sfida tra l’uscente del Pd Alessandro Bianchi, che si attesta sul 31%, e Andrea Soddu, sostenuto da quattro liste civiche più Psd’Az e La Base, fermo al 21%. A Quartu Sant’Elena – terza città della Sardegna per numero di abitanti – il candidato del centrosinistra, Stefano Delunas, è in vantaggio sul sindaco uscente, Mauro Contini (Fi), mentre a Porto Torres a contendere il Municipio a Luciano Mura, esponente del Pd e attualmente in vantagguo, sarà il Movimento 5 stelle con Sean Christian Wheeler. A Sestu, infine, ballottaggio tra due donne: Maria Paola Secci, candidata di Fi e Riformatori, che è in testa, e Annetta Crisponi, sostenuta dal centrosinistra.

In Abruzzo non è stato raggiunto il quorum a Castelvecchio Calvisio (L’Aquila) dove i votanti sono stati solo 5 su 277 elettori. Il Comune pertanto non elegge il suo sindaco. Accade anche questo alle amministrative: colui che, peraltro, era l’unico candidato, Roberto Di Pietrantonio della lista civica ‘Tricolore’, ha incassato un solo voto valido, a fronte di 2 schede bianche e 2 nulle. Il piccolo centro montano dell’Aquilano dovrebbe quindi essere retto da un commissario prefettizio fino a nuove elezioni.

In Molise, il Comune di Poggio Sannita (Isernia) elegge sindaco Giuseppe Orlando, il marito del precedente primo cittadino, Maria Antonietta Bottaro morta nel dicembre del 2014 per un incidente stradale. Il voto anticipato, per il tragico evento, è stato un plebiscito per Orlando che ha ottenuto 404 preferenze, contro le 56 dell’avversario Nicola Di Filippo. Orlando si è presentato con la lista ‘Cambiare per Rinascere’, lo stesso nome della lista Bottaro. Ma, sempre in Molise, 15 liste in corsa non hanno incassato nemmeno un voto. Nel dettaglio, zero preferenze per 3 liste a Pietracupa (Campobasso), 3 a Roccavivara (Campobasso) e 3 a Sant’Angelo del Pesco (Isernia); e poi ancora zero consensi anche per 2 liste a Roccasicura (Isernia) e per 1 lista a Acquaviva (Isernia), Provvidenti (Campobasso), Chiauci (Isernia) e San Polo Matese (Campobasso).

In Sicilia i seggi hanno chiuso alle 15, diversamente rispetto al resto d’Italia. Gli unici due Comuni capoluogo dove si vota sono Agrigento ed Enna. Proprio ad Agrigento potrebbe non essere necessario il ballottaggio, contrariamente a quanto si pensava. Dopo lo scrutinio di 16 delle 55 sezioni, Calogero Firetto, 50 anni, deputato regionale di Area Popolare ed ex sindaco di Porto Empedocle, sostenuto da Pd, Udc, Nuovo Centrodestra e da diverse liste civiche, è al 62 per cento. Segue, con il 14 per cento, Silvio Alessi, 49 anni, imprenditore, presidente dell’Akragas calcio, schierato da liste civiche, Pdr, Patto per il territorio, vincitore delle primarie del Pd poi annullate. Emanuele Dalli Cardillo, avvocato, 48 anni, del Movimento Cinque Stelle, è all’8,65%, mentre Marco Marcolin, agente di commercio, 58 anni, deputato della Lega Nord, già sindaco di Cornuda, in Veneto, candidato con la lista ‘Noi con Salvini’ è al 7,7 per cento. A Pietraperzia, Comune di poco più di 7mila abitanti in provincia di Enna, vince il candidato del Movimento 5 Stelle. Il nuovo sindaco è Antonio Calogero Bevilacqua, che ha ottenuto il 40% dei voti, staccando di dieci punti gli altri due candidati. A Mirto (Messina) Maurizio Zingales, a capo di una lista civica, è il nuovo sindaco con il 78,42%. Fermo al 21,58% l’avversario Carlo Leanza, anche lui alla testa di una civica.

In Lombardia, si è votato a Mantova dove i risultati delle elezioni sono arrivati venti ore e mezzo dopo la chiusura delle urne. Al ballottaggio andranno il candidato di centrosinistra ed ex presidente dell’Arci provinciale Mattia Palazzi (Pd), che ha guadagnato il 46,50% dei voti e quello del centrodestra, l’ex assessore regionale alla Casa Paola Bulbarelli (Forza Italia) con il 26,45% dei suffragi. Delusione per i Cinquestelle, il cui candidato Michele Annaloro si è fermato al 7,66%. Il Pd resta il primo partito della città con il 28,10% dei voti, lontanissimo dal 52% di un anno fa alle Europee. Sel ha raccolto il 4,58%. Sul fronte del centrodestra, Forza Italia rimane per un soffio davanti alla Lega Nord (8,91% contro 8,76%) ma perde 4 punti rispetto alle Europee e addirittura il 18% quando nel 2010 si presentò alle comunali come Pdl. Anche la Lega non sfonda visto che è rimasta sotto il 10% fatto registrare alle Europeo (cresce, invece, di 2 punti rispetto alle comunali precedenti).

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