Salvini: bloccheremo le prefetture. “Come Lega siamo pronti a bloccare le prefetture e a presidiare tutte quelle strutture che a spese degli italiani qualcuno vuole mettere a disposizione di migliaia di immigrati clandestini”. Lo ha detto Matteo Salvini collocandosi sulla stessa ‘linea dura’ espressa da Roberto Maroni, il quale ieri ha ipotizzato la riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti.
Alfano: equa distribuzione di migranti da nord a sud. “Chiediamo un’equa distribuzione dei migranti in Italia, così come in Europa ed è un atteggiamento insopportabile di odio verso il sud dire ad alcune regioni ‘sbrigatevela da soli'”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, commenta le posizioni dei governatori leghisti che hanno annunciato il loro no ad accogliere altri migranti. “E’ difficile immaginare che ventiquattromila migranti via dall’Italia in due anni siano una cifra giusta e che questi debbano essere solo eritrei o siriani”, ha aggiunto Alfano.
Il premier Matteo Renzi al G7 ha detto:”Dobbiamo dare incentivi, anche nel patto di stabilità, a quei comuni che ci danno una mano” nel gestire l’accoglienza dei migranti. Ma ha anche definito nuovamente “insufficiente” il piano Ue sull’immigrazione. “Bisogna prendere atto che la situazione così com’è non va, ci siamo dati una tempistica da qui al Consiglio europeo, cercheremo di portare a casa dei risultati”, ha sottolineato. Per risolvere il problema dell’immigrazione “serve buonsenso”, ha detto Renzi ai governatori del Nord. E a Salvini ha replicato: “Ci vorranno settimane, è un lavoro di serietà. E’ facile dire ‘occupiamo le prefetture'”.
Dal 2015 sono già 50.000 i migranti che sono arrivati sulle coste italiane. E l’emergenza continua senza sosta: solo ieri infatti [url”sono giunti a Palermo quasi 900 persone”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=74639&typeb=0&sbarchi-in-860-arrivano-a-palermo-tanti-i-nuclei-familiari-con-bambini[/url], per la maggior parte donne e bambini.
Il Viminale ha stabilito e reso noto, tramite una circolare, che i migranti dovranno essere distribuiti in tutte le regioni italiane, perché il problema non è solo del Sud. Al Nord infatti non è ancora stata raggiunta la massima capienza come invece è già successo nelle regioni dove gli sbarchi sono all’ordine del giorno.
I governatori di Liguria, Veneto e Lombardia però non li vogliono e hanno già annunciato battaglia: “Ho deciso di scrivere una lettera ai Prefetti per diffidarli dal portare qui in Lombardia nuovi clandestini – ha spiegato sabato scorso Roberto Maroni, governatore leghista – e ho deciso di scrivere ai sindaci per dirgli di rifiutarsi di prenderli, mentre ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali, come disincentivo, perché non devono farlo e chi lo fa, violando la legge, subirà questa conseguenza”.
Ma i governatori che si ribellano alla decisione del ministero dovranno rispondere alla nuova circolare che sta per arrivare ai prefetti perhé “costringeremo ciascuno a fare il suo. Noi non ci fermiamo”. E il prefetto Morcone ha aggiunto che, proprio quelle regioni che non vogliono i migranti, sono in debito di accoglienza rispetto, ad esempio a Lazio e Sicilia.
I numeri sono chiari: alla voce “Distribuzione generale dei migranti nelle strutture temporanee, nei CARA e nello SPRAR” risulta che a febbraio 2015 su u totale di 67.128 presenze, il 21% dei migranti è ospitato in Sicilia, il 13% nel Lazio. La Lombardia accoglie appena il 9% dei migranti: quote ancora più basse per Veneto (4%) e Liguria(2%). Le tre regioni che hanno annunciato di volersi opporre al Viminale accolgono appena il 15% degli immigrati, molto meno della sola Sicilia.
Morcone: Toti, Maroni e Zaia sono in debito di accoglienza.
Mario Morcone, capo dipartimento per l’integrazione ha infatti risposto al governatore lombardo Maroni per ricordare che la sua Regione ha accolto molto meno migranti rispetto ad altre. “La Sicilia – ha dichiarato Morcone – accoglie il 22% degli immigrati che giungono in Italia, dietro di lei Lazio e Campania. La Lombardia nonostante possa apparire terza in classifica nazionale, rispetto al numero degli abitanti e al Pil regionale, due criteri per la ripartizione dei migranti, è decisamente in debito di accoglienza. In coda – prosegue – Veneto e Valle d’Aosta. Un terzo dei migranti accolti in Italia, minori esclusi, è distribuito in due regioni: Sicilia e Lazio, che ospitano rispettivamente il 22% e il 12% dei 73.883 totali”. Morcone ha continuato aggiungendo che “il Veneto è tra le grandi regioni del Nord quella che ospita meno persone, con il 4%, mentre chi ha meno migranti è la Valle d’Aosta, che ne ospita solo 62″. “L’ex ministro Maroni – dice Morcone – avrebbe fatto bene a riflettere prima di parlare. Lui conosce a fondo le difficoltà”.
Viminale: il no apre un contenzioso istituzionale di massima gravità. Il Viminale ha comunque risposto di non accettare il no di Maroni, Zaia e Toti. Il governo, di fronte ad una “ritorsione istituzionale” dei governatori del Nord, si troverebbe a dover affrontare “un contenzioso istituzionale di massima gravità al quale reagiremmo con misure straordinarie”. Il Viminale continuerà sulla sua strada: “Faremo partire una nuova circolare ai prefetti”.
Serracchiani contro Maroni: deve accogliere i migranti.
Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, ha duramente criticato Maroni, dicendo che “vuole ridurre i fondi ai Comuni se prendono anche un solo migrante? Diffida i prefetti? Intanto, potrei cavarmela con una battuta. Se prefetti e sindaci non obbediscono, che fa, li sculaccia?”. La Serracchiani ha aggiunto: “Non può assolutamente farlo, le Regioni non hanno competenza diretta su questo tema, ce l’hanno il Viminale e i prefetti, il governo ha totale autonomia nella gestione dell’emergenza immigrazione, e lui che è stato ministro dell’Interno lo sa bene”. Alla domanda se li prenderà la sua regione i profughi di Zaia e Maroni, Serracchiani però ha replicato: “No, che non li prendiamo, devono prenderseli loro”.
Toti: il governo deve smetterla di frignare sui profughi
Giovanni Toti, il neo governatore della Liguria, si è schierato con Maroni: “Il governo deve smetterla di frignare sui profughi. Ha ragione Maroni. Scriverò con ferma cortesia ai prefetti e poi a tutti i sindaci della Liguria per bloccare gli arrivi: l’avrei già fatto, ma non è ancora arrivato il decreto che ufficializza la mia elezione a governatore”.