Per Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, il governo “sta sbagliando la politica degli ingressi: bisogna imporre un blocco navale, visto che, in questo momento, stanno partendo migranti da tutta l’Africa, con la Libia che sembra una porta verso l’Italia per un continente. L’appello è al buon senso di tutti: i funzionari dello Stato giurano sulla bandiera e sul popolo italiano, dovendo difendere case, popolo e patria. Chi se la sente, deve difendere militarmente le nostre frontiere, chi non se la sente, deve dare le dimissioni”.
E in mattinata aveva detto…Il neo sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha scritto al prefetto di Venezia sottolineando che la città lagunare “da oggi non dà più disponibilità di posti per accogliere migranti”. Brugnaro, parlando a Radio 24 ha spiegato che, tra i vari problemi, c’è “già da togliere un sacco di gente che gira e bighellona per le strade, che si ubriaca, fa accattonaggio molesto, che vende borse contraffatte. Siamo in una situazione di disequilibrio e rischiamo problemi sociali”. Il sindaco, insistendo sul tema della lotta al degrado e ai venditori abusivi, ha poi aggiunto che inizierà “a fare delle ordinanze: la gente non può permettersi di vomitare per la strada, non possono lavarsi nelle fontanelle pubbliche come succede a Mestre, ma faremo anche ordinanze contro il vagabondaggio.
I venditori abusivi – ha precisato – vanno tolti da Venezia, assolutamente. Non è un problema del commerciante o semplicemente di degrado, esiste un problema di economia nazionale. La manifattura italiana vive sulla nostra originalità, cosi’ i nostri lavoratori, questo dobbiamo difenderlo difendendo i nostri prodotti. Lo faremo con tutta l’umanità possibile, senza astiosità, ma questa gente deve capire che le regole vanno rispettate”. Sul tema immigrazione, Brugnaro ha lanciato un’idea: “Venezia e’ il luogo storicamente della democrazia. Propongo di fare qui una conferenza internazionale: chiamiamo Juncker, Renzi e Zaia e spieghiamo come la posizione di Zaia rafforza la posizione del governo in Europa. La posizione di Zaia condivisa da tutti i comuni, anche di centrosinistra”.
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