Rai, governo battuto. Orfini: così si smonta il Pd
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Rai, governo battuto. Orfini: così si smonta il Pd

Il governo va sotto in Senato. Intanto il 4 agosto l'Ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai ha convocato una riunione per l'elezione dei 7 membri del Cda.

L'aula del Senato della Repubblica
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30 Luglio 2015 - 21.19


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Il governo è andato sotto al Senato sulla votazione per l’art.4 del ddl Rai. Sono stati approvati emendamenti di minoranza Dem, Fi e M5S, soppressivi dell’articolo, con la delega al governo sul canone, con 121 voti favorevoli e 118 contrari. Dopo la votazione, la seduta è stata sospesa.

“La riforma della Rai di Renzi è carta straccia come lo è lo stesso presidente del Consiglio”. Lo ha dichiarato il presidente della Vigilanza Rai Raffaele Fico (M5S), conversando con i cronisti a Montecitorio e commentando il voto al Senato su un emendamento all’art.4 del ddl, sul quale il governo è stato battuto. Il governo “è confuso, non conosce i tempi parlamentari”, ma comunque, “questi sono gli ultimi rantoli di una cultura che sta morendo”.

Orfini: così si smonta Pd. “Quanto accaduto oggi al Senato è incomprensibile. Se il voto in dissenso dal gruppo diventa non un’eccezione limitata a casi straordinari ma una consuetudine, significa che si è scelto un terreno improprio per una battaglia politica. Così non si lavora per rafforzare un partito ma per smontarlo”. Lo ha dichiarato Matteo Orfini.

Guerini: fisiologico andare sotto. “Può capitare ed è capitato in altre occasioni di andare sotto su qualche emendamento, è successo in tutti i provvedimenti, è fisiologico. Anche in questo caso la differenza l’hanno fatta gli assenti: 121-118. Tra l’altro l’emendamento è su un punto non importante. Se necessario lo correggeremo alla Camera”. Così Lorenzo Guerini vicesegretario Pd, sul voto al Senato sulla riforma Rai.


19 senatori dem hanno votato con la minoranza.
Sono 19 i senatori della minoranza Dem che hanno votato l’emendamento soppressivo dell’art.4 della riforma Rai, facendo scendere il governo sotto di 3 voti. Anche 2 senatori di Ala, il nuovo gruppo di Verdini che dovrebbe essere la “stampella” del governo almeno in termini di numeri al Senato, hanno votato con la minoranza. Significative anche le assenze dei verdiniani per il ko del governo Renzi. 7 dei 10 verdiniani non si sono presentati in Aula. Non hanno votato invece 12 senatori del Pd. I 19 senatori della minoranza Dem che hanno votato a favore della soppressione dell’articolo 4 sono: Vannino Chiti, Paolo Corsini, Erica D’Adda, Nerina Dirindin, Federico Fornaro, Maria Grazia Gatti, Miguel Gotor, Maria Cecilia Guerra, Paolo Paleotti Guerrieri, Silvio Bachisio Lai, Sergio Lo Giudice, Doris Lo Moro, Maurizio Migliavacca, Corradino Mineo, Massimo Mucchetti, Carlo Pegorer, Lucrezia Ricchiuti, Roberto Ruta, Walter Tocci. Gli 11 assenti (il 12 è Pietro Grasso) sono: Filippo Bubbico, Felice Casson, Rosaria Maria Di Giorgi, Stefano Esposito, Stefania Giannini, Stefano Lepri, Claudio Martini, Claudio Micheloni, Marco Minniti, Roberta Pinotti, Lodovico Sonego.

Mertedì l’elezioni dei 7 membri del cda Rai. L’Ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai ha deciso di convocare per martedì prossimo, 4 agosto 2015, una riunione della bicamerale per l’elezione dei 7 membri del Cda Rai di sua competenza. M5s, Lega, Sel hanno espresso un parere negativo, mentre si è astenuto il Psi.

Sospendere la nomina dei 7 consiglieri. I capigruppo di Ap a Camera e Senato hanno chiesto con una lettera indirizzata ai presidenti Grasso e Boldrini, annunciata alla capigruppo sulle Bicamerali, di bloccare la nomina dei 7 consiglieri del Cda Rai eletti dalla Vigilanza finchè non si affronterà la questione della composizione della commissione Bicamerale.

Fico: rinnovo cda con selezione pubblica di curricula. “Faccio un appello a tutte le forze politiche: un’assunzione di responsabilita’ per il bene della Rai e del Paese. Chiedo che si nominino persone svincolate dalla politica e dai partiti, che abbiano competenza e indipendenza comprovate e nessun conflitto di interessi, attraverso una selezione pubblica di curricula. Ma per farlo seriamente servono più di 5 giorni”. Lo ha scritto su Facebook il presidente della Commissione di Vigilanza, Roberto Fico.

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