Roberto Speranza, esponente della minoranza Pd, ha dichiarato che “troppo spesso” Matteo Renzi guida “il Pd in direzione diversa dalla sua vocazione originaria. Non mi piace l’idea di un Pd come soggetto indistinto in cui scompaiono i confini tra destra e sinistra e in cui dentro ci può stare tutto, da Verdini ad Alfano…”. E precisa “una cosa è prendere i voti” dei delusi di Berlusconi, “altra è pensare di riciclare nel Pd pezzi di ceto politico che sono stati a fianco di Berlusconi”.
Quanto alla riforma del Senato, “penso che Renzi abbia nelle sue mani la possibilità di sbloccare questa vicenda e non capisco perché non lo faccia”. “Mi auguro che nelle prossime ore, accettando il principio del Senato elettivo un accordo possa chiudersi rapidamente. Siamo in tempo per trovare un’intesa”. “Non capisco quale sia la paura ad avere i 100 senatori scelti direttamente dai cittadini”.
L’ex capogruppo alla Camera ha sottolineato poi la necessità di misure per chi è in difficoltà: “si ragiona finalmente di una misura universale di contrasto alla povertà?” e “abbiamo speso nove miliardi per gli 80 euro, sei per l’Irap, ora bisogna metter soldi su chi non ce la fa. E vengo al fisco: bene abbassare le tasse, ma facciamolo con un’idea di centrosinistra. E’ giusto non far pagare la Tasi allo stesso modo a chi ha l’attico in centro come a chi ha la casetta in periferia?”.
E poi sugli esodati; perchè non c’eravamo, lasciando così campo libero alla Lega? “Ecco, questo è un tema su cui vorrei che il Pd fosse fino in fondo protagonista”. Speranza esclude pero’ la scissione: “penso che ci sia spazio perché il Pd resti il grande partito del centrosinistra in Italia. Quindi nessuna scissione”.
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