Rutelli: tifo per Giachetti, la Raggi non può governare Roma
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Rutelli: tifo per Giachetti, la Raggi non può governare Roma

Rutelli contro la candidata pentastellata: 'Nella situazione in cui è Roma non si può dare carta bianca all'inesperienza. Il mio voto è per Giachetti'.

L'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli
L'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli
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30 Aprile 2016 - 12.45


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Roma “nella situazione grave in cui è, non può dare carta bianca all’inesperienza. Non c’è traccia di una sola iniziativa della Raggi”. Con queste parole, l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, boccia la candidatura della candidata pentastella al Campidoglio, rivelando: “Il mio cuore batte per Giachetti”.

L’ex primo cittadino della Capitale ha però aggiunto: “Senza una squadra non si governa Roma. Chi vince deve saper unire, prendendo il meglio delle competenze. Anche fra gli avversari. Roma è in una situazione di decomposizione amministrativa, marcio che emerge da tutte le parti. E in una situazione come questa Giachetti rappresenta, per il Pd, un elemento di inevitabile discontinuità”.

Rutelli ha poi spiegato sulla candidata del Movimento 5 Stelle che “non ce l’ho Virginia Raggi, persona anche simpatica. Ma siccome vivevo già a Roma quando è nata non vedo traccia di una sola proposta, di una sola cosa che abbia realizzato. Non ci si può candidare alla guida di una metropoli come Roma senza aver realizzato nemmeno un giardinetto e, soprattutto, senza indicare una squadra”. Poi ha aggiunto: “Come si fa a dire che la squadra verrà decisa dai corrispondenti web dei Cinque Stelle? Una città di 4,2 milioni di abitanti non può dare carta bianca all’inesperienza”.

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Alfio Marchini “lo votai al primo turno e ne ho stima, lo voteranno diversi miei amici”, ha affermato Rutelli. Quanto a Guido Bertolaso, “è una persona perbene e anche le sue presunte gaffe sono la conferma che non leggeva un copione scritto da altri”.

Anche la Meloni non è una scelta che serve a Roma per Rutelli: “Non credo che la strada giusta per questa città possa essere la demagogia. Serve spirito costruttivo e mi pare che con Marchini si sia data razionalità anche al campo del centrodestra. Non conosco gli esponenti leghisti di Roma, ma quando Alemanno ammette di essersi circondato di amministratori incompetenti mi pare che il grosso di questi si sia spostato con Meloni”.

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