Lunghi coltelli nel Pd, Rossi contro Renzi: è un disastro nazionale

Il presidente della Toscana e candidato alla segreteria del partito: lo spostamento a destra ha aperto una falla a sinistra

Enrico Rossi
Enrico Rossi
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20 Giugno 2016 - 12.08


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Inseguire Verdini o inseguire gli operai e i lavoratori? Cinguettare con Marchionne o stabilire un rapporto positivo e costruttivo con i sindacati?
All’indomani della mezza (o totale) disfatta del Pd il presidente Regione Toscana Enrico Rossi, che punta alla guida del Pd, parte all’attacco: “Mi pare che il disastro sia nazionale, se tutti vogliamo parlare di Cascina facciamolo. A Grosseto abbiamo perso, abbondantemente. Abbiamo perso a San Sepolcro, abbiamo perso a Montevarchi, poco prima ad Arezzo, prima ancora a Livorno. Sarà il caso di fare una discussione seria e di approfondire un po’ le cose. Mi pare che lo spostamento a destra del Pd ci apra una falla a sinistra, dove noi cediamo. Quindi, piuttosto che pensare a conquistare l’elettorato di centrodestra rimango convinto che bisogna riconquistare l’elettorato di sinistra del partito”.
Un punto tenuto ormai da settimane da Rossi: “Questa è la mia analisi- chiarisce-, mi pare l’unica seria. L’avevo già fatta prima delle elezioni, l’ho fatta dopo il primo turno, la faccio con più convinzione anche dopo il secondo turno”.

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