In Comitato del No, non ci sta. Ha presentato un esposto per denunciare “la vistosa violazione delle leggi” sulla par condicio – specialmente relativa ai principali telegiornali – e la “presenza abnorme del governo” e di Matteo Renzi. Perché, “con riferimento alle edizioni principali dei Tg Rai il tempo di antenna del presidente del Consiglio e del governo in totale è superiore al 42 per cento”. A inviarlo all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è il Comitato del No che sottolinea come “queste violazioni continuino ulteriormente con pregiudizio palese del diritto dei cittadini ad un’informazione imparziale durante la fase finale della campagna elettorale”.
L’esposto, firmato da Alessandro Pace, Alfiero Grandi, Vincenzo Vita e Roberto Zaccaria, è corredato da schede e tabelle (elaborate da Mediamonitor Politica del Dipartimento CoRis dell’Università La Sapienza su dati Geca e della stessa Agcom) a conferma della “vistosa sovraesposizione, sia sul piano qualitativo che sul piano quantitativo, del presidente del Consiglio e di esponenti del Governo nell’informazione diffusa dalla concessionaria pubblica”, con particolare riguardo ai principali Tg (Tg1, Tg2, Tg3, RaiNews).
M5s chiede gli osservatori Osce per voto all’estero. I toni si fanno ogni momento più accesi e cresce anche il timore di brogli, tanto che il senatore del Movimento 5 stelle, Vito Crimi, membro della Commissione Affari costituzionali, chiede l’intervento degli osservatori Osce: “La vicenda del concittadino che a Praga ha ricevuto due schede per votare è sintomatica di una consultazione falsata, di un metodo che non garantisce il voto libero e segreto. A questo si aggiunge che non viene garantita l’unicità del voto. Quanti casi come questo ci saranno? Abbiamo presentato un’interrogazione al ministero dell’Interno, attraverso la quale chiediamo che il Viminale si attivi anche con verifiche a campione sui votanti, e ci aspettiamo una risposta in tempi brevissimi. Un Paese non può dirsi democratico se non riesce a garantire un corretto svolgimento delle elezioni. Chiediamo che l’Osce intervenga con osservatori per il voto degli italiani all’estero”.
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