Tra non molto si capirà se ci sarà scissione o meno. Ma una rottura politica e anche umana c’è già e fino a quando ci sarà Renzi difficilmente sarà sanabile: “Non possiamo affrontare a cuor leggero un tema come la divisione o altre scelte”. In ogni caso “non è vero che abbiamo scelto, chi ha forzato la mano non siamo noi: noi stiamo invocando la strada ordinaria per discutere sul serio e correggere la linea del Pd, quella che abbiamo non va bene, ci porta a sbattere”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, intervistato da Lucia Annunziata per In mezz’ora, su Raitre, mentre è in corso l’assemblea nazionale del Pd.
Bersani ha insistito sulla necessità di “riflettere su una correzione di rotta”. “Invece perchè c’è questa accelerazione? Perchè Renzi non vuol farsi logorare, leggo dai commentatori…”. “Io – ha aggiunto – spero nelle repliche, ho visto un dibattito pieno di buoni sentimenti, di sofferenza, anche da parte di molti renziani. Ora sentiamo la replica di Renzi. A me non convince, non mi piace che sotto questi toni commossi si giri attorno al problema di fondo: perdiamo rapporti con un pezzo di paese, io rimango uno di sinistra, non posso andare in giro e vedere che operai, insegnanti, piccoli imprenditori non mi capiscono. Non ho sentito nulla di ciò nella relazione del segretario, non mi convince. Io sono per la sinistra dell’uguaglianza. Renzi è per la sinistra dell’opportunità, delle eccellenze e di qualunque altra cosa fa spettacolo…”.
Ha aggiunto l’ex segretario: la relazione di Renzi non ha colto nulla delle cose dette ieri dalla minoranza. Ripeto, il segretario ha alzato un muro, ha detto si va avanti così, vuol dire fare un congresso cotto e mangiato in tre mesi dove non sarà possibile aprire discussione. Ma c’è ancora la replica da sentire”.
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