Emiliano: il Pd renziano è il partito delle banche

"Vado al congresso a mani nude, contro una corazzata piena di potere e di soldi" così l'aspirante segretario Pd.

Emiliano e sullo sfondo Renzi
Emiliano e sullo sfondo Renzi
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22 Febbraio 2017 - 22.02


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“Vado al congresso a mani nude, contro una corazzata piena di potere e di soldi”. “Renzi aveva un desiderio di scalata sociale. Voleva essere riconosciuto dai Vip. Gli piacevano gli aerei di Stato. Il popolo italiano lo ha fermato il 4 dicembre con il referendum”. Così Michele Emiliano, ospite de ‘La Gabbia’ su La7.
a scelta di Enrico Rossi e Roberto Speranza è stata motivo di sofferenza per Michele Emiliano, ma il presidente della Puglia spiega di capirne le ragioni. Parlando alla ‘Gabbia’, Emiliano dice: “Ho sofferto perché avrei voluto che Enrico Rossi e Roberto Speranza si candidassero nel Pd, anche se ho capito le loro ragioni: ci sono fratture umane probabilmente insuperabili, che sommate a quelle politiche… Sono andati via con dolore ma lo hanno fatto con delle giustificazioni. Spero, se diventerò segretario, di riportarli a casa loro nel Pd”.

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Pd partito delle banche? Con ogni evidenza! Il Pd è il “partito delle banche”, lo dice Michele Emiliano parlando alla ‘Gabbia’. “Pd partito delle banche? Con ogni evidenza, ci sono state in passato molte cadute di stile, non tutte le colpe sono del renzismo, anche quello che c’era prima non andava bene”.

Tradimento? Nessun tradimento, non c’era nessun patto per fare una scissione, Michele Emiliano parla alla ‘Gabbia’ e spiega così la sua scelta di candidarsi: “Si era anche pensato a una scissione, ma non me la sono sentita di regalare il Pd a Renzi. Sarebbe diventato il Partito di Renzi. Non lo è ancora, grazie al fatto di essermi candidato. Gli elettori potranno fare in modo di evitarlo”.

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