L’ironia al potere. Tutto ti aspetti ma no che una come Barbara Lezzi, con le sue teorie squinternate sul prodotto interno lordo non solo possa essere al Senato, ma addirittura finire al governo nonostante all’interno dello stesso M5s ci sono molte molte molte (detto tre volte) competenze più valide della sua.
Che aveva detto la neo-ministra meno di un anno fa? “E’ vero c’è stato un aumento del Pil ma bisogna approfondire. I numeri di giugno hanno fatto marciare la produzione industriale perché a giugno si è consumata molta più energia. E perché? Perché ha fatto molto più caldo”.
Una lezioni di economia degna dei migliori Crozza e Gene Gnocchi.
Ma adesso, dopo una primavera fredda e piovosa e mentre il governo Giggino-Matteo si appresta a mandare via un po’ di ‘negri’, negare i diritti ai gay e a promettere il cambiamento quale miglior viatico di un’ondata di caldo africano per far ripartire subito l’economia e mostrare che con i populisti alò potere il Pil si alza.
E poi sai che soddisfazione nel vedere i gufi che remano contro schiattare dal caldo per non accendere frigoriferi e condizionatori inseguendo l’illusione di danneggiare il governo?
Argomenti: giuseppe conte