Un bel segnale dalla terza carica dello Stato. E, anche se da un profilo istituzionale che lo tiene lontano dall’agone politico, è del tutto evidente che il presidente della Camera parla una lingua totalmente diversa non solo da quella di Salvini e della sua teoria pericolosa dei vice-scafisti, ma anche da quella del famigerato ‘contratto’ che su migranti e accoglienza pende clamorosamente a destra tanto da raccogliere il plauso di figuri come Bannon e Marine Le Pen.
Cosa ha detto Fico proprio nei giorni in cui il titolare del Viminale ha accentuato la linea razzista per raccattare i voti delle comunali?
“Chi fa solidarietà ha tutto il supporto dello Stato. Lo Stato deve essere vicino a chi soffre, ai più deboli, a chi viene considerato ultimo. La loro sofferenza è la mia sofferenza, la loro ricerca di dignità è la mia ricerca della dignità. Non solo sul tema dei migranti, ma sulle sofferenze in generale, dei diritti”.
Così il presidente della Camera Roberto Fico ha commentato l’incontro avvenuto stamani con una delegazione di Medici senza Frontiere a Montecitorio. Alla domanda sulla distanza dalle posizioni del ministro dell’Interno Salvini, alleato di governo del M5S di Fico, sul ruolo delle ong, il presidente della Camera ha risposto: “Sono la terza carica dello Stato e non entro in questa questione”.
Fico ha però rimarcato che “anche nel Mediterraneo vanno supportate le persone e le organizzazioni che aiutano gli altri”.
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