Bellachioma sente odore di denuncia e diventa agnello: mi scuso con i magistrati
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Bellachioma sente odore di denuncia e diventa agnello: mi scuso con i magistrati

Il deputato leghista aveva minacciato di andare sotto casa dei magistrati. Ora il passo indietro che è un capolavoro di ipocrisia

Giuseppe Bellachioma
Giuseppe Bellachioma
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24 Agosto 2018 - 18.04


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Gli sboroni del giorno prima, agnellini il giorno dopo, soprattutto se sentono puzza di manette: ora le cose sono un capolavoro di ipocrisia, come se quello che ha detto non fosse stato scientemente pensato.

Prima il deputato Giuseppe Bellachioma aveva minacciato di andare a prendere sotto casa i magistrati che avessero toccato il Capitano e adesso?  “Sinceramente colpito e profondamente rattristato dalle reazioni seguite a un mio post di ieri, intendo scusarmi e chiarire: in nessun modo intendevo attaccare, né tantomeno minacciare, la Magistratura, del cui lavoro ho profondo rispetto”.
Così in un post su Fb il parlamentare abruzzese della Lega Bellachioma si scusa per il suo post scritto in difesa di Salvini. “Il mio commento era mosso solo dalla reazione alle migliaia di insulti e attacchi a cui ogni giorno sono sottoposti Matteo Salvini e la Lega, dalle minacce di morte – sia sui social che sui muri delle città -, fino all’ordigno fatto esplodere recentemente davanti a una nostra sede. Ho ora ben compreso come le mie parole, scritte con leggerezza in un momento di forte emotività, possano aver generato sconcerto e aver offeso persone e istituzioni, non era questa la mia intenzione. Come sempre, oggi come ieri, io e la Lega dell’Abruzzo affronteremo la durezza della battaglia politica unicamente con la forza delle nostre idee e con l’amore per il nostro Paese”.

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