Alla fine Conte si è deciso: "proporrò le dimissioni di Siri"
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Alla fine Conte si è deciso: "proporrò le dimissioni di Siri"

Il Presidente del Consiglio ha convocato una conferenza stampa per annunciare che al prossimo consiglio dei ministri proporrà le dimissioni del sottosegretario

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte
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2 Maggio 2019 - 17.33


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Conte sembra essersi finalmente deciso, anche se sempre mettendo le mani avanti, sul caso Siri: il Presidente del Consiglio ha infatti convocato una conferenza stampa in cui ha dichiarato che “assumendomi tutta la responsabilità politica, proporrò al prossimo Consiglio dei Ministri la proposta di revoca del sottosegretario Siri”. 
Il caso Siri è uno stallo politico in cui si fronteggiano i cinque stelle, che ne chiedono le dimissioni, e la Lega che invece ne difende la permanenza nel governo. “Uso un approccio differente rispetto alle correnti semplificazioni – ha detto Conte – con una distinzione manichea tra approccio giustizialista per cui un semplice avviso di garanzia è una macchia e a un approccio garantista per cui dovrebbe valere il principio di innocenza sempre. Ritengo che la politica con la P maiuscola debba rifuggire gli opposti ismi e saper discernere caso per caso assumendosi la responsabilità di valutare la singola situazione”.
Nel corso del suo incontro con i giornalisti Conte non ha accettato domande e ha fatto riferimento a una nota di Siri in cui il sottosegretario si dichiara innocente, rilasciata poche ore fa, in cui è scritto: “Dal primo momento ho detto di voler essere immediatamente ascoltato dai magistrati per chiarire la mia posizione. La disponibilità dei magistrati ad essere ascoltato c’è e confido di poterlo fare a brevissimo. Sono innocente, ribadisco di avere sempre agito correttamente, nel rispetto della legge e delle istituzioni, e di non avere nulla da nascondere”. E ancora: “Confido che una volta sentito dai magistrati la mia posizione possa essere archiviata in tempi brevi. Qualora ciò non dovesse accadere, entro 15 giorni, sarò il primo a voler fare un passo indietro, rimettendo il mio mandato, non perchè colpevole, bensì per profondo rispetto del ruolo che ricopro”.
Conte ha risposto: “”Le dimissioni o si danno o non si danno. Dimissioni future legate a iniziative dei giudici non credo abbiano senso. Invito la Lega a non reagire in modo corporativo sul caso Siri”.
Matteo Salvini, in questo momento a Budapest, ha fatto sapere la sua opinione: “In un paese civile non funziona così, lascio a Conte e Siri le loro scelte, a me va bene qualsiasi cosa se me la spiegano. Spero che venga il 26 maggio prima possibile, così le ragioni elettorali di qualcun altro verranno meno”.

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