Senza argomenti, l’unica cosa che sano fare è dare la colpa agli altri e cambiare discorso. Del resto parliamo di un leaderino politico e di un Movimento che sono passati disinvoltamente dall’anti-europeismo al finto europeismo, dal no all’euro al sì all’euro. Da eredi di San Francesco a complici di Salvini sul caso Diciotti e, anche in queste ore, di aver votato leggi reazionarie che criminalizzano chi salva vite umane.
Un movimento e un capetto che prima delle europee giustificavano le loro follie prevedendo una ‘cacciata’ dell’attuale dirigenza europea per far spazio a sovranisti e populisti, mentre così non è andata.
Un capetto e un movimento azionista di un governo che – vedi Salvini – diserta tutti i summit con gli altri colleghi dimostrando disprezzo, è alleato politico con gli avversari dell’Italia come Orban e il resto del gruppo di Visegrad.
Un governicchio isolato sul piano internazionale e senza alcuna autorevolezza. Solo grazie a Mattarella abbiamo ancora un minimo di rispettabilità, come dimostra il summit tra il capo dello Stato e Macron dopo che Giggino da Avellino era andato in Francia a incontrare un gruppo di violenti complottisti Gilet Gialli senza nemmeno sapere bene chi fossero, ma tanto pere fare un po’ di casino.
E che dice Giggino da Avellino? Sulla Sea Watch “vedo molta ipocrisia. Nessuno parla dei 300 sbarcati a Lampedusa attraverso i barchini. Dobbiamo prendere atto del fatto che l’Europa ha fallito e noi reagiamo di conseguenza”.
Parole dette a Porta a Porta. Il nulla politico
Argomenti: matteo salvini