“Sono annoiato dalle Ong – ha detto Di Battista che sembra inseguire a destra Salvini- Un paese deve difendere i propri confini, capisco quindi quello che il Governo sta facendo”. “Il Pd – ha continuato in riferimento alla questione Sea Watch – ha fatto un passerella inutile, facendo finta di piangere: sono gli stessi che hanno bombardato la Libia. Io, prima di fare politica, ho lavorato nella cooperazione: bene, oggi l’immigrazione non è un problema principale. E soprattutto l’approccio deve essere un altro: non servono quote. Non si possono accogliere tutti. Ma si deve fare un piano serio di aiuti per i paesi africani: queste persone hanno il diritto di prosperare a casa loro”.
Secondo Di Battista gli attuali fenomeni migratori non sono paragonabili a quelli italiani di un secolo fa. “Oggi non c’è bisogno di mano d’opera mentre gli Stati uniti sono stati costruiti dagli italiani”. E insiste sull’equazione accoglienza uguale business. “Oggi è la maniera principale con cui si sovvenzionano i partiti”.
Di Battista, rispetto alle ultime uscite, è stato più tenero con Matteo Salvini. “Ci siamo sentiti ai tempi del referendum, perché avevamo posizioni comuni su Renzi, quello che doveva essere il nuovo De Gaulle e invece ora politicamente è morto, appena condannato anche dalla Corte dei Conti. Io penso che in questa esperienza di governo la Lega sia troppo debole con i poteri forti. Ma penso anche che il governo debba andare avanti”.
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