Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli non piace a nessuno, attaccato quotidianamente dalla Lega per i suoi “no”, e ora anche dal Movimento 5 Stelle per un “sì”, per usare le espressioni tipiche del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Le sue posizioni sulla Gronda di Genova e sulla Tav Torino Lione gli hanno fatto inimicare l’alleato del Carroccio, che lo ha soprannominato “ministro dei blocchi stradali” ed eletto nemico numero uno nel Governo, senza nascondere il desiderio di una sua rimozione dal Mit. Ora però la posizione del ministero sul Passante di Bologna rischia di aprire un altro fronte per il grillino, questa volta nel suo stesso partito.
“Si potrà ancora fermare tutto, si potrà, chissà, cambiare un ministro e un sottosegretario, che sembra abbiano perso di vista in questo momento il motivo e gli obiettivi per cui eravamo lì”. A dirlo è Massimo Bugani, capogruppo M5s a Bologna e fedelissimo di Luigi Di Maio, attaccando i colleghi di movimento Danilo Toninelli e Michele Dell’Orco, durante la seduta del consiglio comunale che dovrebbe dare il via libera al progetto del Passante di Bologna. Proprio Bugani si era speso per bloccare l’opera, alla quale, però, il ministero dei Trasporti ha dato l’ok.
“Per me è un momento molto doloroso, però il gruppo di Bologna non meritano né i ‘vattene’, né gli insulti”, ha sottolineato Bugani, ricordando che “non eravamo certo lì per allargare di 6 corsie un’autostrada o fare nuovi cantieri per aumentare il Pil, ma per fare altre opere e sbloccare il Pil in altro modo”. Insomma, secondo Bugani, ”è un errore grave che fa Toninelli a fare quest’opera”, riconoscendo: “Abbiamo perso 4-0, questa è una palata di merda per il M5s”.