Di Maio, lo 'stratega' abbindolato ora urla al tradimento
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Di Maio, lo 'stratega' abbindolato ora urla al tradimento

"Salvini ha tradito l'Italia" strepita Di Maio mentre Conte insiste perché Salvini spieghi al parlamento i motivi della crisi

Conte e Di Maio
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9 Agosto 2019 - 08.22


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Le cose sono due: o Di Maio e Conte sono ancora più politicamente ingenui di quanto sia possibile immaginare, oppure non si aspettavano che il taglio netto al governo da parte di Salvini arrivasse proprio adesso, sebbene lo avessero inserito nei piani. Cadere dalle nuvole è veramente ingiustificabile, perché che Salvini mirasse alla leadership totale non è mai stato un mistero, fin dalle elezioni, quando hanno Lega e M5s hanno seppellito l’ascia di guerra con cui si erano fatti a pezzi fino a poche ore prima e, con tanti sorrisi, hanno iniziato ad affilare i coltelli. Salvini è stato più veloce: e ora a Di Maio e Conte non resta che attaccare a testa bassa. 
“Salvini mette i sondaggi davanti agli interessi del Paese. La Lega ha tradito l’Italia” dice il capo politico dei cinque stelle, che preme affinché prima della chiusura definitiva del governo si riesca a raggiungere il risultato del taglio dei parlamentari, che in campagna elettorale sarebbe una carta spendibile a fronte dei diversi insuccessi collezionati nell’ultimo anno, Tav in testa. “Salvini fa cadere il governo che aveva dato una nuova speranza contro il sistema in questo Paese. È venuto a Roma per fare questo dopo essere stato due settimane in spiaggia” rincara la dose Di Maio. 
Anche Conte è particolarmente piccato: la torta in faccia che Salvini gli ha dato per il suo compleanno, condita con un atto di sfiducia politica, non è andata giù al garante del governo gialloverde, che afferma che “spetterà a Salvini, nella sua veste di senatore, spiegare al Paese e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo portano a interrompono bruscamente l’azione di governo”. 
“Questo passaggio istituzionale dovrà svolgersi davanti ai parlamentari, che sono i rappresentanti della nazione e quindi di tutti i cittadini”, ha sottolineato Conte. “Avevo promesso che la trasparenza e il cambiamento sarebbero stati i tratti distintivi di questo governo e vigilerò perché siano rispettati fino all’ultimo giorno. Non accetterò più che sia ancora svilito il lavoro dell’esecutivo da me coordinato, il quale si è adoperato incessantemente per realizzare innumerevoli progetti di riforma a beneficio di tutti gli italiani. Non dovrà più essere vilipesa la dedizione, la passione con cui gli altri ministri, viceministri e sottosegretari hanno affrontato l’impegno di governo”.

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