M5s-Pd, la tagliola di Di Maio: deciderà la piattaforma Rousseau
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M5s-Pd, la tagliola di Di Maio: deciderà la piattaforma Rousseau

Era nell’aria ma alla fine il capo politico cinque stelle rimette tutto in gioco affidandosi all’oscuro voto gestito dalla Casaleggio Associati

Di Maio e Casaleggio
Di Maio e Casaleggio
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27 Agosto 2019 - 07.08


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Luigi Di Maio dà il via libera al voto su Rousseau per decidere sull’accordo di governo col Pd. “Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica” la proposta di progetto di governo “sarà votata online su Rousseau dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle. Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle”, spiega il capo politico M5S, aggiungendo che “il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana”. “Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle – si legge alla fine del post – hanno e avranno sempre l’ultima parola”.
Il racconto della giornata 
Nonostante le voci, sembra che Di Maio abbia rinunciato al Ministero dell’Interno, mentre si riapre al nome di Conte dopo la riapertura del Pd. Lo conferma Graziano Delrio e una nota del M5s: Bene la chiarezza fatta dalla presidenza del Consiglio circa le false indiscrezioni trapelate nelle ultime ore. Al contempo, accogliamo positivamente le parole di apertura di alcuni autorevoli esponenti del Partito Democratico sul ruolo del presidente Giuseppe Conte. Sì a un dialogo sul programma e sui temi. Il M5s vuole innanzitutto parlare di soluzioni per il Paese, in una fase che consideriamo delicatissima a seguito dell’apertura di una crisi che ci vede estranei a ogni responsabilità”
“La trattativa con il M5s per il nuovo governo è ripartita? “. “Si ” ha risposto il capogruppo pd alla Camera, Graziano Delrio giungendo al Nazareno dove si riunisce la cabina di regia del Pd.
“Ora abbiamo l’aspettativa – ha proseguito Delrio- che presto si possa annunciare agli italiani un piano di sostegno per le famiglie e la riduzione del costo del lavoro mettendo più soldi in tasca ai lavoratori. Questi è ciò di cui vorrei discutere “.
Saltato il vertice: Il segretario del Pd Nicola Zingaretti è al Nazareno, in una riunione con i vertici del partito. È annullato il vertice in programma alle 11 tra le delegazioni del M5S, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, e del Pd, Nicola Zingaretti e Andrea Orlando. A quanto si apprende da fonti Dem, una telefonata è giunta da Palazzo Chigi al Nazareno per annullare l’incontro.

M5s detta le condizioni: “Rivedremo il Pd quando nei loro organi di partito avranno dato l’ok all’incarico a Conte. Nessun altro incontro fino a quando non avranno chiarito ufficialmente la loro posizione su Giuseppe Conte”, si legge in una nota dei pentastellati. Non è bastato, infatti, l’incontro di ieri sera, durato quattro ore, tra le delegazioni del Pd e di M5s. Fonti dem, al termine dei colloqui, hanno parlato di “strada in salita su programma e contenuti. Sulla manovra finanziaria emergono differenze”.  “Se non dicono si’ a Conte è inutile vedersi, sono stanco dei giochini”, avrebbe detto Luigi Di Maio ai suoi dopo l’incontro con la delegazione Pd. “La pazienza ha un limite. L’Italia non può aspettare, servono certezze. Aspettiamo una loro posizione ufficiale su Conte”, dichiara M5S. Intanto fonti dem ribadiscono che non entrerà in un governo M5s-Pd, resterà in Regione. 
E’ terminato, dopo circa quattro ore, l’incontro a Palazzo Chigi tra le delegazioni del Pd e di M5s. Un nuovo vertice dovrebbe tenersi stamani alle 11.
“Strada in salita su programma e contenuti. Sulla manovra finanziaria emergono differenze. Oggi si continua”: così fonti dem.
“E’ un momento delicato e chiediamo responsabilità, ma la pazienza ha un limite. L’Italia non può aspettare, servono certezze. Aspettiamo una loro posizione ufficiale su Conte”: così fonti M5S.
Zingaretti non entrerà in un governo M5s-Pd, resterà in Regione. Lo ribadiscono fonti dem.

La giornata di ieri:

Nel pomeriggio c’è stato un primo incontro interlocutorio tra Zingaretti e Di Maio. Fonti del MoVimento sottolineano che “si va verso il Conte bis”. Zingaretti, dopo aver ascoltato Di Maio, infatti, si sarebbe recato al Nazareno per un ulteriore confronto con i suoi.  

“Credo che siamo sulla strada giusta. Avevamo chiesto che si partisse su idee e contenuti e stasera continueremo ad approfondire, sono ottimista”,  ha detto Zingaretti sotto la sede del Pd.

Le consultazioni al Colle si svolgeranno in due giorni.  Domani il capo dello Stato sentirà al telefono Giorgio Napolitano, poi alle 16 riceverà il presidente del Senato Elisabetta Casellati e alle 17 il presidente della Camera Roberto Fico. A seguire i partiti, con il M5s ultimo gruppo ad essere ascoltato mercoledì alle 19.

 

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