Si respira una generale aria di smarrimento, quando non di isteria collettiva. Infatti, sebbene la comunicazione ufficiale del M5s sostenga che “è una fake news la notizia secondo cui ci sarebbe una rivolta degli eletti circa il voto su Rosseau. Chi ha scritto questa falsità sa bene che sta parlando dell’opinione di 4 o 5 persone”, evidentemente questi 4-5 a Di Maio fanno paura. Non si spiegherebbe altrimenti la sua lamentatio su Facebook sul fatto che lo starebbero attaccando anziché trovare soluzioni, seguita a ruota dalle dichiarazioni dei fedelissimi del leader M5s come Buffagni e Fraccaro sche scrivono, rispettivamente: “Toccare Luigi Di Maio equivale a toccare tutto il M5s. Non si può vincere con chi non si arrende mai. Si parli di contenuti, di proposte per gli italiani, di merito”; “In questa fase delicata per l’Italia è necessario un atteggiamento costruttivo da parte di ciascuno. Il M5S sta lavorando con grande senso di responsabilità per dare subito risposte ai cittadini. I continui attacchi a Luigi Di Maio sono attacchi a tutto il MoVimento 5 Stelle e alimentano un sistematico scontro sulle persone, distogliendo l’attenzione dai temi che devono restare al centro del dibattito. Al Paese servono soluzioni e tutti hanno il dovere di dare il proprio contributo mettendo da parte i veti e le invettive”.
Di Maio isolato manda i pretoriani a difenderlo: "Chi lo tocca, tocca tutto il M5s"
La linea ufficiale del Movimento è che non ci sarebbe nessuna rivolta in corso contro Di Maio, ma il leader e i suoi scherani si difendono lo stesso

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28 Agosto 2019 - 10.08
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