Lui è pronto a fare le valigie. Con un percorso più o meno parallelo, anche se da versanti opposti, a quello di Calenda.
“I valori ispiratori del Movimento 5 Stelle non si possono difendere con il Pd. Questa sinistra è una destra neo liberista. La sinistra non sta più dalla parte del popolo da decenni. Noi dovevamo essere la rete sociale e socialista che non puoi fare con il Pd”.
Il senatore M5s Gianluigi Paragone ha confermato la sua contrarietà all’intesa di Governo Cinque Stelle-Lega.
C’è però da chiedersi se una rete sociale e socialista la si poteva fare con la Lega, il partito della flat tax, dei condoni e del #primagliitaliani, che di socialista non ha nulla essendo il socialismo notoriamente internazionalista.
Almeno i fondamentali si dovrebbero conoscere quando di parla di socialismo.l
“Si parla già di ‘competenti’ nei nuovi ministeri: sono quegli stessi competenti – si è domandato Paragone parlando a Radio Cusano Campus – che hanno raddoppiato i poveri negli ultimi anni…”.
Duro anche il giudizio del giornalista-senatore pentastellato sull’ Endorsment di Donald Trump per una permanenzam a palazzo Chigi di “Giuseppi Conte”. “È imbarazzante – ha affermato- che il presidente degli Stati Uniti D’America, prima ancora di sapere chi sia la figura incaricata di formare il nuovo Governo, dia il proprio endorsment. Intanto sento parlare di scorrettezza rispetto al voto su Rousseau mentre il presidente Trump ha già espresso il proprio parere nei confronti di una figura che non è stata neanche indicata per il mandato esplorativo”.
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