Salvini ribalta la realtà sui migranti: "Il governo ha le mani sporche di sangue"

Dopo aver varato i decreti sicurezza e aver criminalizzato chi salva vite in mare, Salvini ribalta la realtà, accusando il governo di star facendo aumentare i morti

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16 Ottobre 2019 - 16.10


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“Aumentano gli sbarchi, aumentano i morti: governo con le mani sporche di sangue”. Lo dice Matteo Salvini, commentando i numeri degli sbarchi e le notizie sui corpi avvistati a circa 60 metri di profondità al largo di Lampedusa.
A Salvini le cose bisogna spiegarle passo passo: l’aumento degli sbarchi è, per chi a cuore la vita umana, una buona notizia. Certo, significa che i flussi migratori sono in aumento, perché a causa delle guerre e del cambiamento climatico le aree più povere del mondo sono ancora più povere e inabitabili e le persone non hanno altra scelta se non quella di fuggire. 
Ma il fatto che arrivino a sbarcare significa che hanno attraversato indenni il Mediterraneo; che sono sopravvissuti ai lager libici, che non sono morti nel tentativo disperato di raggiungere l’Europa. Meno sbarchi non significa che non partono più migranti dalle coste africane. Significa, semmai, più morti in mare. Meno sbarchi vuol dire solo meno persone, meno vite umane. Vuol dire, in altre parole, che le persone stanno continuando a morire, ma lo stanno facendo lontano da qui. 
Per questo, le parole di Salvini sono vergognose: ha le mani sporche di sangue chi, con i decreti sicurezza, ha reso impossibile gli sbarchi e il salvataggio di vite umane. Chi ha tenuto sotto sequestro le navi delle Ong a largo di Lampedusa. Chi ha criminalizzato i volontari che salvano le persone. Questi sono i veri colpevoli. Il resto è solo propaganda, solo una distorsione della realtà. 

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