Gregoretti, Salvini torna a sbraitare: "Lo Stato è casa mia, entri se ti conosco"
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Gregoretti, Salvini torna a sbraitare: "Lo Stato è casa mia, entri se ti conosco"

Dalla sua diretta Facebook da Bormio, dove è in vacanza, Salvini: "Ho inchieste e processi aperti e se non mi conoscessi mi reputerei un delinquente"

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3 Gennaio 2020 - 09.20


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Dalla sua vacanza di Bormio in compagnia della fidanzata, Matteo Salvini ha rilasciato ieri sera la sua quotidiana diretta Facebook, in cui è tornato a parlare della nave Gregoretti e del caso che lo vede accusato di sequestro di persona: “Lo Stato è come casa mia. Suoni il campanello. Se ti conosco ti apro, ma se scavalchi il cancello ti rimando indietro. Ho fatto il conto in queste vacanze, ho inchieste e processi aperti e se non mi conoscessi mi reputerei un delinquente. Possono processarmi e incarcerami, non me ne può fregare di meno”.
La tecnica è chiara: in mancanza di argomenti validi, Salvini prende esempio dal suo modello Trump e urla al complotto, sapendo che la parte della vittima funziona con il suo elettorato medio. Nel frattempo, il suo avvocato ed ex ministra leghista, la senatrice Giulia Bongiorno, ha presentato la memoria difensiva, che si basa su quattro punti: 
Prima di tutto, secondo la difesa, in quei giorni in cui la Gregoretti è stata bloccata a largo prima di Catania e poi di Augusta, Salvini non ha tratto in alcun modo vantaggio politico dalla situazione e ha agito esclusivamente in quanto ministro nell’esercizio dei suoi poteri; secondo punto, il presidente Conte e i ministri competenti sono sempre stati tenuti informati di ogni mossa, tanto che – punto tre – da Palazzo Chigi non è mai arrivato un contrordine.
Infine, punto quattro: il precedente caso Diciotti ha visto la respinta della richiesta di processo per una situazione analoga. 

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