Salvini è stato l’unico leader della Destra a non nascondere l’esultanza per il raid ordinato da Trump che ha ucciso il generale iraniano Soleimani e per il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi il motivo è chiaro: “Per Salvini finché c’è guerra ci sono profughi e quindi c’è speranza. L’esultanza di Salvini alla notizia dell’azione ordinata da Trump che ha provocato l’uccisione del generale iraniano Soleimani e che potrebbe portare a una ulteriore pericolosa spirale di guerra in Medio Oriente con conseguenze drammatiche sul piano umano, sociale ed economico, è allo stesso tempo stupefacente e sospetta”.
“È stupefacente come i nazionalisti nostrani si accucciano ai piedi di un populista americano rinunciando a svolgere un men che minimo ruolo politico autonomo a tutela degli interessi del Paese. È sospetto il fatto che una guerra genererebbe nuovi profughi contro i quali quindi Salvini potrebbe reiterare la costruzione delle proprie fortune politiche oggi decisamente in calo. Forse è questa la ragione della dichiarazione del ‘capitano’ che aspira alla guida di un eventuale governo di destra”, aggiunge Rossi.
“Il fatto è che per svolgere un’azione seria e efficace di politica estera bisogna puntare al ruolo che può svolgere l’Europa, che finirà per subire le conseguenze delle guerre e delle tensioni non solo in Medio Oriente ma anche in Libia, dove la politica del governo italiano ha registrato per ora un fallimento”, aggiunge Rossi.
“L’Italia – prosegue il governatore della Toscana – avrebbe diritto a leader politici più attenti e consapevoli, capaci di far svolgere al nostro Paese quel ruolo di media potenza che le spetta e di pesare sulla politica internazionale, contribuendo a una politica estera europea forte e unita. Ma forse è davvero chiedere troppo”.
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