Iva Zanicchi infierisce sulla Borgonzoni: "Era solo la corista di Salvini"
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Iva Zanicchi infierisce sulla Borgonzoni: "Era solo la corista di Salvini"

La cantante berlusconiana e di centro-destra analizza la sconfitta leghista: "Vi dico che come candidato per la Lega ci sarebbe voluto un uomo, un candidato uomo.

Iva Zanicchi
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27 Gennaio 2020 - 10.23


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Non era convinta e, soprattutto adesso, infierisce. Con due distinte interviste. “Se invece che di politica si trattasse di musica, Lucia Borgonzoni sarebbe la corista di Matteo Salvini. È il messaggio di Iva Zanicchi che, all’indomani delle elezioni regionali in Emilia-Romagna, commenta la sconfitta della candidata di centrodestra ai microfoni di Rai Radio 1.
La campagna elettorale “l’ha fatta praticamente da solo un uomo: Matteo Salvini – continua Zanicchi, che non ha mai nascosto la sua preferenza verso il centrodestra – se fosse stato lui il candidato avrebbero vinto”.

Invece, “così è come dire che io dovrei cantare a Sanremo ma poi sul palco dell’Ariston mando la mia corista…”.

Ancora, conoscendo gli emiliani, spiega la cantante nata in provincia di Reggio Emilia, “specie quelli che abitano nelle campagne, vi dico che come candidato per la Lega ci sarebbe voluto un uomo, un candidato uomo. La Borgonzoni si è vista poco, è stata schiacciata”. 

L’intervista all’AdnKronos
“Non c’è stato un effetto citofono. Se uno vuole votare il centrodestra non cambia idea per una citofonata. Chi ama Salvini gradisce questo suo essere poco patinato e molto spontaneo”. Così Iva Zanicchi commenta con l’Adnkronos il risultato del voto in Emilia-Romagna, dove è nata 80 anni fa a Ligonchio, piccola frazione del comune di Ventasso in provincia di Reggio Emilia.

La cantante e conduttrice non è stupita: “Io l’avevo detto, in tempi non sospetti. Lo avevo previsto perché conosco gli emiliani. Comunque il centrodestra ha avuto un risultato importantissimo in una regione così profondamente rossa. E al livello nazionale vincerebbe. Ma non si vota perché sono attaccati alle poltrone. Di fronte ai risultati di oggi, il M5S farà qualunque cosa per non andare alle urne, perché vorrebbe dire andare a casa, non essere rieletti, per la stragrande maggioranza di loro”.

Tornando al voto nella sua regione d’origine, Zanicchi aggiunge parole di stima per il presidente riconfermato: “Bonaccini ha governato bene. Ci voleva un candidato più forte per metterlo in discussione. Il dato di coalizione che per il centrodestra appare maggiore dei voti andati alla Borgonzoni la dice lunga. I candidati sono fondamentali. In Emilia io avrei candidato un uomo”. Perché? “Perché conosco gli emiliani. In certi ruoli, anche nella rossa Emilia preferiscono gli uomini”, conclude.

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