Salvini strizza l’occhio alla sinofobia ed evita di rassicurare sui ristoranti cinesi

L'attacco del Pd: "Per Salvini persino il Coronavirus è una scusa per attaccare il governo. È un miserabile"

Salvini
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31 Gennaio 2020 - 15.43


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Bisogna dirlo senza mezzi termini: Matteo Salvini sta giocando una carta pericolosa sul Coronavirus. E chiunque abbia un minimo di buonsenso dovrebbe smettere di ascoltarlo, non importa quanto sia fan.
Perché, per quanto possa essere volgare e violento, un conto è fare becera propaganda baciando i salumi o suonando i citofoni, gesti esecrabili ma che possono essere combattuti (e vinti) con l’arma della legalità e della democrazia. 
Ma la salute non conosce partito politico. E speculare sul panico delle persone per il Coronavirus è da veri e propri sciacalli. Quano qualcuno, in conferenza stampa a Milano, ha chiesto a Salvini se ‘questa sera andrebbe a mangiare al cinese’ (domanda, detto per inciso, incredibilmente stupida), Salvini avrebbe dovuto rispondere che il cibo cinese non è una forma di contagio e che questi comportamenti sono stupidi e privi di senso. 
Invece Salvini ha scelto la via del populismo, come sempre. Un populismo pericoloso. 
“Questa sera fortunatamente ceno a casa con mio figlio con un piatto di pastasciutta. Domani sono a Vignola e a Vignola si mangia emiliano e dopodomani sono a Firenze dove si mangia toscano”. 
Le accuse del Pd
“In pochi giorni Matteo Salvini è passato da molestatore al citofono a virologo d’assalto. Anche il coronavirus, per la Lega diventa un’occasione per attaccare il governo. Miserabile”. Lo scrive su Twitter il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci.

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