Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sta studiando una norma che consenta ai magistrati di sorveglianza di rivalutare le scarcerazioni già disposte di boss della criminalità organizzata alla luce del mutato quadro dell’emergenza Coronavirus.
Lo si apprende in ambienti di via Arenula. Gran parte delle scarcerazioni sono state disposte per gravi patologie, ma molte ordinanze fanno esplicito riferimento all’emergenza da Covid-19.
In tutto sono 376 i boss mafiosi usciti dal carcere durante l’emergenza Covid: quelli che stanno scontando una condanna definitiva, e sono trasferiti in detenzione domiciliare o affidati ai servizi sociali, sono meno della metà, 180. Gli altri 196 sono anch’essi andati a casa, ma agli arresti domiciliari; una dizione diversa da cui si evince che ancora stanno aspettando la sentenza di primo grado (la maggior parte), o di appello o di Cassazione.